Roma, 3 dic. (askanews) – Nell’anno che segna il 70° anniversario della scomparsa di Frida Kahlo, torna a Roma uno degli omaggi più intensi e apprezzati dedicati alla celebre pittrice messicana. Il 10 dicembre, il Teatro Trastevere accoglierà la ripresa di “Tremendamente Frida”, scritto e diretto da Ilaria Rezzi e interpretato da Maria Grazia Adamo.
Più che una semplice rappresentazione, lo spettacolo si configura come un’esperienza di “trasfigurazione”. Grazie a una regia lineare e priva di orpelli stilistici, che lascia spazio alla potenza della parola e del gesto, il pubblico viene trasportato immediatamente all’interno della Casa Azul, tra le pareti intime e dolorose dove l’arte di Frida prendeva vita. Il testo, definito di una meticolosità drammaturgica tale da averne suggerito la rappresentazione nelle scuole, è un viaggio viscerale che alterna emozioni violente a illusori momenti di pace, rispecchiando il turbinio interiore dell’artista.
Il cuore pulsante della pièce risiede nella straordinaria prova d’attrice di Maria Grazia Adamo. Sul palco non assistiamo a un’interpretazione, ma a una vera e propria incarnazione: l’attrice non “fa” Frida, diventa Frida. Al di là di un’impressionante somiglianza fisica, è il lavoro sul corpo e sulla voce a lasciare attoniti. Con una fisicità consapevole e claudicante e una vocalità modulata su registri che vanno dal roco al graffiante, fino al suadente e all’imperioso, la Adamo restituisce la follia, la passione e la forza di una donna che ha saputo trasformare il dolore in colore.
Lo spettacolo torna in scena forte di due anni di emozioni e sold out in tutta Italia, partendo dall’anteprima nazionale al “Palco 37” fino alle tournée estive. La scelta di riproporlo a dicembre non è casuale: rievoca il dicembre del 1933, quando Frida rientrò in Messico per ritrovare le sue radici. Allo stesso modo, questo “ritorno a casa” celebra un “Natale interiore” fatto di resilienza e autenticità, offrendo allo spettatore un gioco teatrale così immersivo da rendere impercettibile il confine tra il vero e il verosimile.

