I paesi membri del Trattato sui Cieli aperti si incontreranno il 6 luglio in conferenza. Lo ha annunciato il direttore del dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo, Vladimir Ermakov.
Il trattato sui Cieli Aperti o Open Skies, è un trattato internazionale che ha l’obiettivo di promuovere la trasparenza sulle attività militari condotte dai paesi membri secondo il concetto dell’osservazione aerea reciproca.
Entrato in vigore nel 2002, conta 34 paesi membri.
Il 21 maggio scorso le autorità statunitensi avevano però annunciato la loro intenzione di ritirarsi dal Trattato entro sei mesi, specificando come valutazione il mancato rispetto dei parametri dell’accordo da parte della Russia.
Anche se l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Sicurezza della Ue, Joseph Borrell, in una nota ufficiale aveva, già a suo tempo, espresso il suo rammarico per la decisione degli Usa di recedere dal Trattato sui cieli aperti, “un elemento chiave della nostra architettura di controllo degli armamenti” e “misura vitale per la fiducia e il rafforzamento della sicurezza”.
Il capo della diplomazia europea aveva ricordato che, dal momento della sua entrata in vigore, nel 2002, l’accordo ha consentito di effettuare oltre 1.500 missioni di ricognizione sui territori di tutti quegli stati che lo hanno sottoscritto.
E anche per la Russia il trattato è “molto importante dal punto di vista della sicurezza europea”.