Roma, 30 giu. (askanews) – Il direttore della CIA, John Ratcliffe, ha dichiarato in un’audizione a porte chiuse ai parlamentari statunitensi che gli attacchi militari americani hanno distrutto l’unico impianto iraniano di conversione dei metalli, infliggendo una enorme battuta d’arresto al programma nucleare di Teheran, che richiederà anni per essere superata.
Secondo un funzionario statunitense citato dall’Ap, che ha parlato a condizione di anonimato, Ratcliffe avrebbe sottolineato la comunità dell’intelligence ha valutato che la stragrande maggioranza dell’uranio arricchito accumulato dall’Iran è rimasta probabilmente sepolta sotto le macerie delle centrali nucleari di Isfahan e Fordow, due dei tre principali impianti presi di mira dagli attacchi statunitensi.
Ma anche se l’uranio fosse rimasto intatto, la perdita dell’impianto di conversione dei metalli impedirà di fatto a Teheran di costruire una bomba per gli anni a venire, ha affermato il funzionario.