Roma, 28 mag. (askanews) – Il Consiglio europeo ha revocato tutte le misure restrittive economiche nei confronti della Siria, ad eccezione di quelle basate su motivi di sicurezza. L’iniziativa formalizza la decisione politica annunciata il 20 maggio 2025 e mira a sostenere il popolo siriano nella riunificazione e nella ricostruzione di una Siria nuova, inclusiva, pluralista e pacifica, come si legge nel comunicato diffuso dallo stesso Consiglio.
Il Consiglio ha anche rimosso 24 entità dall’elenco UE delle entità soggette al congelamento di fondi e risorse economiche. Molte di queste entità sono banche, tra cui la Banca Centrale della Siria, o società che operano in settori chiave per la ripresa economica della Siria, come la produzione e la raffinazione del petrolio, il cotone e le telecomunicazioni, mentre altre sono media e emittenti televisive.
“Questa decisione è semplicemente la cosa giusta da fare, in questo momento storico, affinché l’Ue sostenga realmente la ripresa della Siria e una transizione politica che soddisfi le aspirazioni di tutti i siriani. L’UE è stata al fianco del popolo siriano negli ultimi 14 anni e continuerà a farlo. Oggi l’UE ribadisce il suo impegno come partner per la transizione, un partner che aiuta il popolo siriano a riunirsi e ricostruire una Siria nuova, inclusiva e pacifica” ha commentato Kaja Kallas, responsabile della politica estera europea.
In linea con il suo appello alla responsabilità e al suo sostegno a una transizione pacifica, il Consiglio ha prorogato gli elenchi di persone ed entità legate al regime di Assad fino al 1° giugno 2026.
Inoltre, in relazione all’ondata di violenza verificatasi nella regione costiera siriana nel marzo 2025, il Consiglio ha introdotto nuove misure restrittive nell’ambito del regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, prendendo di mira due persone e tre entità per gravi violazioni dei diritti umani. Il Consiglio continuerà a monitorare gli sviluppi sul campo ed è pronto a introdurre ulteriori misure restrittive contro i violatori dei diritti umani e coloro che alimentano l’instabilità in Siria. Gli atti giuridici saranno presto pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. Contesto L’UE è stata al fianco del popolo siriano negli ultimi 14 anni, impegnandosi nella ricerca di una soluzione politica e guidando l’assistenza finanziaria, conclude il comunicato.