Proponiamo quotidianamente la pubblicazione di alcune voci di questo dizionario – pensato come strumento a disposizione dei militanti – che Giuseppe Dossetti diede alle stampe nell’aprile del 1946 in qualità di Vice Segretario e responsabile dell’Ufficio Stampa, Propaganda e Studi (SPES) della Dc. Va precisato che i nomi degli autori sono trascritti per esteso, mentre nel testo originale apparivano in sigla. 

AMMORTAMENTO, v. Debito pubblico. 

ANABATTISTI (dal gr. = « ribattezzatori » ). Setta sorta nel sec. XVI sotto la suggestione della «libertà cristiana» predicata da Lutero: affermò come una norma l’ispirazione interiore dello Spirito Santo; respinse così non solo Papa e Vescovi e Tradizione e lettera della Bibbia, ma pure ogni autorità civile, sostituendovi la dittatura del proletariato, quale «regno degli eletti» che dovevano esser «ribattezzati» nello Spirito. Furono sterminati da una lega di principi cattolici e protestanti come empi e ribelli. (Mario Bendiscioli) 

ANGERS (Scuola di). Corrente liberistica in seno alla scuola sociale cristiana, diffidente dell’intervento dello Stato in economia e confidante nella riforma dei costumi e nella carità. Vi appartennero C. Jannet, mons. d’Hulst, J. Rambaud, ma dopo la «Rerum Novarum» andò attenuando la sua influenza. Si usa contrapporla alla Scuola di Liegi. (Amintore Fanfani) 

ANGLICANESIMO. Sistema della Chiesa di Stato instaurato in loghilterra da Enrico VIII collo scisma da Roma (1534), integrato con elementi calvinisti da Edoardo VI e concluso da Elisabetta Tudor. Esso costituisce una combinazione incoerente di elementi cattolici (gerarchia episcopale, liturgia dei sacramenti) e di elementi protestanti sopratutto calvinisti (la Bibbia unica fonte del dogma, carattere simbolico dell’Eucarestia, salvezza mediante la sola fede). Di qui la tensione persistente nell’a. tra tendenze cattolicizzanti conservatnci e movimenti radicali ( «Afta» e «Bassa» Chiesa), che ha condotto al suo progressivo indebolimento interno. L’ a. ora tende a rafforzare i suoi rapporti col mondo greco-ortodosso ed a farsi centro del moto per l’unione delle chiese. (Mario Bendiscioli) 

APPALTO. È il contratto col quale viene affidata l’esecuzione di un’opera o di una fornitura. Nei rapporti con gli enti pubblici gli appalti vengono di regola assegnati col sistema dell’asta pubblica (v)., alla quale possono intervenire tutti coloro che hanno i requisiti richiesti dal capitolato d’appalto. Quando si tratti di lavori o forniture che per le loro esigenze tecniche non possono essere affidati che ad imprese particolarmente qualificate si procede alla licitazione privata, che avviene ad invito. “‘Se per ragioni di riservatezza ( ad es. opere militari) o tecniche (ad es. perché una sola ditta possiede il brevetto o l’attrezzatura richiesta) si può assegnare l’a. a trattativa privata. (Ezio Vanoni)

APPALTO CONCORSO. Si ha quando le ditte partecipanti alla gara debbono presentare anche il progetto. dell’opera od il modello o campione dell’oggetto da fornire e la scelta tra le varie offerte avviene non solo in rapporto al prezzo, ma anche con riguardo alla bontà della soluzione tecnica prospettata. (Ezio Vanoni)

ARBITRATO. Storicamente, magistrato al quale nelle nostre antiche repubbliche, si dava l’ufficio di riformare leggi e statuti. Ora per arbitrato s’intende un modo di risoluzione delle controversie, consistente nella pronuncia della decisione («lodo arbitrale»), anziché da parte del giudice ordinario, da parte· di uno o più privati (arbitri), per deferimento ad essi di tale potere con atto concorde («compromesso»), dei soggetti delle controversie. Essi possono giudicare secondo diritto o secondo equità, a seconda che vogliono !e parti. Quando si parla di «arbitrati obbligator» di solito in realtà si tratta di giurisdizioni speciali amministrative, delle quali si hanno tuttora vari esempi, sebbene vi sia una spiccata tendenza politica per lo meno a ridurle,. se non pur a sopprimerle. Ad arbitrati si è ricorso e tuttora si ricorre largamente in alcuni paesi per comporre i contratti collettivi di lavoro. L’arbitrato è anche un mezzo di definizione di conflitti internazionali e talvolta costituisce l’oggetto di appositi trattati. (Ferruccio Pergolesi)