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Il fantoccio di Meloni bruciato al carnevale di Poggio Mirteto, "Siamo tutti antifascisti". Fdi: uno scempio

Roma, 10 mar. (askanews) – Un fantoccio raffigurante la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stato dato alle fiamme ieri sera durante la celebrazione del “Carnevalone liberato” di Poggio Mirteto, comune nella provincia di Rieti, una manifestazione storica in programma la prima domenica di Quaresima dopo il Carnevale. La premier era rappresentata con il braccio destro alzato nel saluto romano, all’interno di una grande scatola rosa con la scritta “Barbie fascio di luce”. Il tutto mentre gli astanti cantavano in coro “Siamo tutti antifascisti”. E’ tradizione del “Carnevalone liberato” di Poggio Mirteto, la cui origine risale al 1861, quando furono cacciati dal paese i rappresentanti dello Stato pontificio, bruciare ogni anno il fantoccio del potente di turno, quasi sempre identificato nel presidente del Consiglio in carica. Anche lo scorso anno fu bruciato un fantoccio raffigurante la premier.

Ma la tradizione non ha stemperato l’indignazione. L’episodio è stato condannato dalla maggioranza, in primis dal partito della premier, ma non solo.

Fdi sui canali social ha postato il video del rogo con la scritta in sovra impressione “I democratici”: “Questa è la frustrazione tipica di chi ha ben compreso di essere stato sconfitto, sotto ogni punto di vista. La nostra solidarietà alle autorità, costrette a rimettere in ordine questo scempio”, sottolinea il post.

“Dare alle fiamme un manichino raffigurante Giorgia Meloni è un atto ignobile e pericoloso che alimenta solo odio e che non ha alcuna giustificazione. Quanto avvenuto a Poggio Mirteto durante il ‘Carnevale Liberato’ è l’ennesimo gesto inqualificabile nei confronti del Presidente del Consiglio e che spero trovi la ferma condanna di tutte le forze politiche”, ha commentato Ignazio La Russa, presidente del Senato della Repubblica, aggiungendo: “Nell’esprimere a Giorgia Meloni la mia sincera vicinanza, rinnovo l’invito ad abbassare i toni del confronto politico che mai e poi mai deve trascendere in violenza”.

“Un gesto inaccettabile. Esprimo piena solidarietà al Presidente Giorgia Meloni per l’ignobile episodio di Poggio Mirteto. La politica è confronto, non odio”, ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Esprimo la mia solidarietà al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. È fondamentale che il confronto rimanga nei limiti del rispetto reciproco e della civiltà, evitando gesti che possano apparire come incitamenti all’odio e alla violenza”, ha sottolineato il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana (Lega).

“Gli avversari si battono nelle urne, se si è capaci. Continuo a non rassegnarmi all’idea che bruciare in piazza pupazzi o bandiere non sia accettabile. Chiunque lo faccia. Solidarietà a Giorgia Meloni”, ha scritto su Facebook anche il presidente ed europarlamentare del Pd Stefano Bonaccini postando immagini del fantoccio della premier dato alle fiamme durante il “Carnevalone liberato” di Poggio Mirteto.

(foto da social)