Roma, 17 mar. (askanews) – Governo e maggioranza al lavoro per cercare un’intesa sulla risoluzione che sarà presentata domani in Senato, sulle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 20 e del 21 marzo.
Un passaggio non banale, date le divisioni che si sono evidenziate nel centrodestra, con le posizioni della Lega e di Matteo Salvini schierate ‘senza se e senza ma’ con Donald Trump sull’Ucraina e nettamente contrarie al piano “ReArm Europe”, anche con attacchi diretti alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
La quadra dovrebbe essere trovata tra i leader della maggioranza, con un confronto al vertice di persona o – più probabilmente – al telefono (il ministro degli Esteri Antonio Tajani è a Bruxelles). Ma nessuno mette in conto l’ipotesi di una rottura.
Un’ipotesi è impostare una risoluzione strettamente connessa all’ordine del giorno ufficiale del summit europeo (stabilito ormai da tempo), che vede al centro la competitività e le migrazioni, con un ‘follow up’ sul piano di difesa europeo. Lo ha confermato il capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “Domani – ha assicurato Gasparri su La7 – avremo certamente una risoluzione unitaria, il documento riguarderà l’ordine del giorno del Consiglio Europeo di giovedì, che non include il piano dell’Inghilterra”.
Dunque – e su questo varie fonti parlamentari sono d’accordo – un documento che non entri nel dettaglio di programmi e iniziative come quella dei “volenterosi”, che sono divisive per il centrodestra. L’extrema ratio, sottolineano altre fonti, è quella di una risoluzione minimalista: “Sentite le comunicazioni, si approva…”.
In ogni caso, fonti parlamentari della Lega escludono incidenti di percorso ed escludono anche l’ipotesi, circolata su alcuni organi di stampa, che i parlamentari del partito di Salvini possano essere tentati dalla risoluzione pacifista di M5s: “Voteremo solo le risoluzioni che avranno il parere favorevole del governo”, assicura un senatore.
Intanto proseguono (pur tra le smentite di rito) i contatti tra Palazzo Chigi e la Casa Bianca, con protagonista l’ambasciatrice in Usa Mariangela Zappia, per fissare in tempi stretti un incontro tra Trump e Meloni. Al momento, però, una data non è stata ancora fissata.