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giovedì, 8 Maggio, 2025
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Il nuovo Papa, cosa succede adesso: i riti e gli eventi post elezione

Città del Vaticano, 8 mag. (askanews) – Anche se con l’accettazione dell’elezione è già nella pienezza dei propri poteri, terminato il Conclave e presentato pubblicamente nuovo Papa come Leone XIV, sono diverse le liturgie, i riti e gli eventi che attendono nei prossimi giorni Robert Francis Prevost per iniziare ufficialmente il suo ministero.

Sono due i testi fondamentali di riferimento: la Costituzione Apostolica “Universi dominici gregis” di Giovanni Paolo II (per la quale il Conclave termina “subito dopo che il nuovo Sommo Pontefice eletto abbia dato l’assenso alla sua elezione” e “fin da quel momento potranno accedere al nuovo Pontefice il Sostituto della Segreteria di Stato, il Segretario per i Rapporti con gli Stati, il Prefetto della Casa Pontificia e chiunque altro debba trattare con il Pontefice eletto di cose che al momento sono necessarie”) e l'”Ordo Rituum pro Ministerii Petrini initio Romae Episcopi” (“Ordine dei riti per l’inaugurazione del ministero petrino del vescovo di Roma”, semplificato in alcune parti da Benedetto XVI nel 2013)

LA PRIMA MESSA CON I CARDINALI ELETTORI – A stretto giro dall’elezione (probabilmente domani), il Papa terrà nella stessa Cappella Sistina una prima messa con i cardinali che hanno partecipato al conclave: è la cosiddetta “Missa Pro Ecclesia”, al termine della quale il Pontefice normalmente pronuncia un messaggio, il primo del suo Pontificato (Bergoglio si limitò ad semplice omelia).

LA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO: POSSIBILE IL 18 MAGGIO – Quella che si chiama Messa “di inizio del pontificato” (o anche storicamente di “intronizzazione”, nella quale fino a Paolo VI si svolgeva anche l’incoronazione con la tiara), è la liturgia con la quale il Pontefice eletto inizia ufficialmente il suo ministero: ha più che altro un significato simbolico, perchè tecnicamente il Papa entra in carica a tutti gli effetti dal momento dell’accettazione dell’elezione. La Messa si celebra normalmente in Piazza San Pietro e sono invitati a parteciparvi autorità religiose, politiche e civili da tutto il mondo. Durante la liturgia prestano “obbedienza” al Papa tutti i Cardinali presenti. Dati i tempi per l’organizzazione, si prevede che la messa di Leone XIV possa svolgersi domenica 18 maggio.

IL PALLIO E L’ANELLO DEL PESCATORE – Durante la Messa di inizio del pontificato viene rimarcata la valenza specifica delle insegne episcopali: il pallio e l’anello del pescatore. Il pallio viene imposto sulle spalle al neoeletto Pontefice dal cardinale protodiacono: è un paramento liturgico intessuto della lana di agnelli e di pecore e reca impresse in rosso cinque croci. Richiama la figura del “buon Pastore”, immagine di Gesù, che pone sulle proprie spalle la pecorella smarrita, e anche la triplice risposta amorosa alla richiesta fatta da Gesù risorto a Pietro di pascere i suoi agnelli e le sue pecorelle. L’anello del pescatore viene invece imposto al Papa dal cardinale decano. Sin dal primo millennio l’anello è insegna propria del Vescovo: quello consegnato al nuovo Papa, con l’immagine-sigillo di San Pietro (il pescatore) e la barca con la rete, ha il significato particolare dell’anello-sigillo che autentica la fede e significa il compito affidato a Pietro di confermare i suoi fratelli.

LA VISITA ALLE TOMBE DI SAN PIETRO E DI PAPA FRANCESCO – Tradizionalmente nella prima solenne messa papale (o quando possibile) il nuovo Pontefice, prima di avviarsi verso piazza San Pietro, sosta nella Basilica Vaticana intorno alla Confessione (lo spazio sacro che si apre davanti l’altare maggiore della basilica) di San Pietro e quindi scende al Sepolcro del Santo per sostarvi in preghiera. A inizio pontificato il nuovo Papa, come solevano fare i predecessori (ovviamente non Bergoglio, data la rinuncia e non la morte di Papa Ratzinger), probabilmente omaggerà anche la tomba di Francesco a Santa Maria Maggiore.

LA “CATTEDRA” A SAN GIOVANNI IN LATERANO – Dopo la solenne cerimonia di inaugurazione del pontificato, “entro un tempo conveniente” il Papa prende possesso della Patriarcale Arcibasilica Lateranense di Roma, che tradizionalmente reca anche il titolo di Madre di tutte le Chiese della Città e del Mondo, insediandosi nella sua “Cathedra”. La Cattedra, nelle chiese cristiane, è il seggio dal quale il vescovo presiede le celebrazioni liturgiche: il Papa eletto, in quanto vescovo di Roma, dovrà quindi prenderne possesso. Il rituale dell’elezione si concluderà proprio con l’insediamento a San Giovanni: il pontefice si recherà in basilica muovendosi da San Pietro, attorniato da tutto il clero di Roma che prega per lui. Tra gli atti del nuovo Vescovo di Roma sono previste poi le visite alle due basiliche papali di San Paolo fuori le Mura e di Santa Maria Maggiore, da effettuare “anche a distanza di tempo dalla elezione” e nella forma che il Papa “giudicherà più adatta”.

EVENTI CON I FEDELI: REGINA COELI, UDIENZE GENERALI E GIUBILEO – E’ attesa per domenica prossima, 11 maggio, la prima preghiera di Papa Leone XIV in Piazza San Pietro, il Regina Coeli (non l’Angelus essendo in tempo di Pasqua); la prima Udienza generale (in attesa di conferme ufficiali) con i fedeli potrebbe invece tenersi mercoledì 21 maggio (in seguito alla messa di inizio pontificato). Il Papa, come faceva Francesco, comincerà anche a partecipare ai grandi eventi per il Giubileo 2025. Il prossimo appuntamento in calendario è proprio questo fine settimana con il Giubileo delle Bande e dello Spettacolo Popolare (10-11 maggio), ma è poco probabile vi prenda parte (essendo la messa conclusiva di domenica in Piazza Cavour). Seguirà poi il Giubileo delle Chiese Orientali (12-14 maggio) e quindi il Giubileo delle Confraternite (16-18 maggio), la cui chiusura potrebbe però coincidere con la prima Messa a San Pietro. Più probabile che il Papa parteciperà attivamente al Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani, in programma dal 30 maggio all’1 giugno.