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Il Papa: l’arte del cinema è in pericolo, le istituzioni riconoscano il suo valore culturale e sociale

Città del Vaticano, 15 nov. (askanews) – “Strutture culturali come i cinema e i teatri sono dei cuori pulsanti dei nostri territori, perché contribuiscono alla loro umanizzazione. Se una città è viva è anche grazie ai suoi spazi culturali: dobbiamo abitarli, costruirci relazioni, giorno dopo giorno. Ma le sale cinematografiche vivono una preoccupante erosione che le sta sottraendo a città e quartieri”. A denunciarlo è stato stamane Papa Leone XIV che ha incontrato in Vaticano il mondo del cinema. Il pontefice ha ricordato che “non sono in pochi a dire che l’arte del cinema e l’esperienza cinematografica sono in pericolo”. Da qui il suo “invito” alle “istituzioni a non rassegnarsi e a cooperare per affermare il valore sociale e culturale di questa attività”.

“La nostra epoca ha bisogno di testimoni di speranza, di bellezza, di verità: voi con il vostro lavoro artistico potete esserlo”,ha aggiunto il Papa, invitanto a “recuperare l’autenticità dell’immagine per salvaguardare e promuovere la dignità umana è nel potere del buon cinema e di chi ne è autore e protagonista”. “Non abbiate paura del confronto con la ferite del mondo. La violenza, la povertà, l’esilio, la solitudine, le dipendenze, le guerre dimenticate sono ferite che chiedono di essere viste e raccontate” ha, quindi, aggiunto il pontefice. “Il grande cinema non sfrutta il dolore: lo accompagna, lo indaga. Questo hanno fatto tutti i grandi registi”, ha poi detto il pontefice rivolgendosi proprio ai protagonisti del grande schermo ricordando loro che “dare voce ai sentimenti complessi, contraddittori, talvolta oscuri che abitano il cuore dell’essere umano è un atto d’amore”. “L’arte – ha quindi concluso – non deve fuggire il mistero della fragilità: deve ascoltarlo, deve saper sostare davanti ad esso. Il cinema, senza essere didascalico, ha in sé, nelle sue forme autenticamente artistiche, la possibilità di educare lo sguardo”.

Stamane in Vaticano si è tenuta l’udienza di Papa Leone con il mondo del cinema: attori, registi e maestranze, giunte da tutto il mondo per il Giubileo. Al termine del suo discorso il pontefice ha salutato e stretto la mano a molti di loro. La prima a recarsi dal pontefice è stata l’attrice e produttrice australiana-statunitense Cate Blanchett, subito dopo il regista Spike Lee che gli ha donato una maglietta di basket con su scritto il nome di Pope Leo.