Città del Vaticano, 27 mag. (askanews) – “Vincere il campionato è un traguardo che si raggiunge al termine di un lungo percorso, dove ciò che conta di più non è l’exploit di una volta, o la prestazione straordinaria di un campione. Il campionato lo vince la squadra, e quando dico ‘squadra’ intendo sia i giocatori, sia l’allenatore con tutto il team, sia la società sportiva”. Lo ha detto Papa Leone che, questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, ha ricevuto in udienza i dirigenti e i calciatori della squadra di calcio del Napoli recente vincitrice del campionato di calcio di Serie A.
“Sono contento di accogliervi adesso, per mettere in risalto questo aspetto del vostro successo, che ritengo il più importante. E direi – ha poi detto – che lo è anche dal punto di vista sociale”.
All’arrivo di Papa Leone nella Sala Clementina, c’è stato un certo imbarazzo nell’applaudirlo per l’emozione e, forse, lo stupore per l’incontro. Un momento che Papa Leone ha subito rotto con una battuta, tra le risa dei partecipanti, quando ha ricordato che forse tutto questo era dovuto al fatto che, ha detto il pontefice, “nella stampa dicono che io sono romanista. Ma benvenuti…”, ha aggiunto proseguendo subito: “questo lo dice la stampa, ma non tutto quello che dice la stampa è vero”. “Cari amici – ha quindi ribadito – benvenuti e congratulazioni per la vittoria del campionato e per la grande festa della città di Napoli”.