Roma, 20 nov. (askanews) – “Oggi ci riuniamo per riflettere su una realtà che l’Europa non può ignorare: la condizione dei bambini ucraini costretti a crescere sotto le bombe, vittime innocenti di una guerra che ha stravolto le loro vite, i loro sogni e il loro diritto fondamentale a un’infanzia serena. Il Parlamento europeo ha più volte ribadito il suo impegno nel sostenere l’Ucraina e nel proteggere i più vulnerabili, ma giornate come questa ci ricordano che non basta: serve continuare a far sentire la nostra voce, a mobilitare le nostre comunità, a salvaguardare il futuro di chi oggi vive nel terrore”. Così Carlo Corazza, Direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, accogliendo nello Spazio Europa, la casa del Parlamento europeo e della Commissione europea in Italia, l’evento “Salvare i bambini salvare il futuro” che ha coinciso con la Giornata Internazionale per la protezione dei diritti dell’Infanzia.
Carlo Corazza ha salutato la presenza della Presidente del Congresso Nazionale delle Associazioni Ucraine in Italia, Lara Levchum, che ha fortemente pensato e voluto l’inziativa in collaborazione con tutte le associazioni ucraine e con il Parlamento Europeo, e anche tutti i partecipanti: in particolare i bambini di tutte le scuole in Ucraina ed in Italia che si sono collegate all’evento, insieme ai rappresentanti delle amministrazioni locali ucraine ed italiane.
“Allo stesso tempo – ha proseguito il Direttore dell’ufficio italiano dell’Ue – questo incontro ci invita a guardare al ruolo dell’Europa e dell’Italia anche sul fronte dell’accoglienza e dell’integrazione dei richiedenti asilo. Non si tratta solo di offrire protezione, ma di accompagnare ogni persona verso una reale possibilità di costruire una nuova vita, di inserirsi nel tessuto sociale, culturale ed economico del nostro Paese. È un impegno che ci riguarda tutti: istituzioni, società civile, famiglie, scuole, giovani.
Carlo Corazza ha quindi ribadito “l’impegno forte del Parlamento europeo, in prima linea per sostenere l’Ucrania e il suo popolo per difendere la sua indipendenza e liberta”. “Aiutare questa nazione, che sta difendendo i valori su cui si fonda la nostra unione e che è già parte della famiglia europea, equivale a difendere la liberta di noi tutti. Per questo continueremo a farlo fino a quando la Russia non si fermera”, ha concluso il direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia.

