L’uomo, si sa, è una formidabile macchina costruttrice di totem e dei.
La vittoria netta di Zingaretti è infatti l’incarnazione dello spirito identitario della sinistra tradizionale in crisi irreversibile. I figli, vittime del senso di colpa dell’uccisione del padre primordiale, reo di monopolizzare il rapporto con la femmina, hanno eretto il nuovo totem del padre (Prodi docet).
Il PD-Ulisse, dopo avere cercato di governare i perigli della globalizzazione, è ritornato a Itaca, uccidendo i Proci, che avevano profanato la sacra dimora. Il fiume della storia può riprendere il corso abituale, a fronte del mondo complicato che si ha paura di affrontare.
Ma, anche questo è noto, la realtà, come il vento, non si può fermare con la mani. Prima o poi occorre farne i conti. Si apre, così, una nuova pagina del giornale della Politica, che questo voto di uno stato dell’anima vorrebbe non sfogliare.
(dal profilo fb dell’autore)