L’Aula del Senato ha bocciato entrambe le mozioni di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Per quanto riguarda il documento presentato dal centrodestra i voti a favore sono stati 131, 160 i contrari, un astenuto. Mentre per quanto riguarda la mozione presentata da +Europa i contrati sono stati 158 no, i sì 124 sì, 19 astenuti.
Il discorso del Ministro ha toccato diversi punti concentradosi sul fatto che: “Il confronto con tutte le forze politiche di maggioranza sarà costante, approfondito ed improntato ad una leale e reale collaborazione, così come è accaduto, per esempio, in occasione della recente approvazione dei due decreti antimafia”, “la garanzia del diritto alla difesa e la ragionevole durata del processo sono due valori imprescindibili che vanno di pari passo e che rappresentano l’obiettivo principale delle riforme del processo civile e del processo penale”.
Un passaggio decisivo, quello delle Riforme del processo in collaborazione con le forze della maggioranza che stava molto a cure a Pd e Ive che ha permesso di ricucire la maggioranza di Governo
Bonafede, infine, tocca anche il tema della riforma del Csm, in questi giorni in cui si torna a parlare delle intercettazioni che emergono dall’inchiesta di Perugia: “Altro fondamentale progetto di riforma è quello del Consiglio Superiore della Magistratura, a tutela dell’autonomia, ma anche dell’autorevolezza e del prestigio dell’istituzione”, ribadisce il Guardasigilli, sottolineando che “sul relativo progetto c’era già stata un’ampia convergenza nella maggioranza poco prima che cominciasse l’emergenza coronavirus”.