Roma, 2 dic. (askanews) – Ha riportato dopo 25 anni sul palcoscenico del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto il suo Sipario Storico, opera realizzata nel 1861 dal maestro Francesco Coghetti. Per questo l’azienda AgriEuro ha conquistato il primo posto al Concorso Art Bonus 2025 indetto dal Ministero della Cultura. Grazie alla donazione di 130.000 euro di AgriEuro srl e al cofinanziamento del Comune di Spoleto di circa 80.000, il capolavoro artistico stato oggetto di un importante intervento di restauro che ha consentito di fermare i gravi problemi conservativi che compromettevano il Sipario – dall’umidit alle deformazioni della tela, fino alle scuciture – restituendo alla comunit un bene culturale dal forte valore identitario.
“Abbiamo sempre sentito questo legame profondo con il nostro territorio, con le nostre radici – ha sottolineato Filippo Settimi, CEO di AgriEuro – cercavamo un modo per provare a restituire qualcosa per il nostro territorio e all’insegna della responsabilit sociale”. “Data la bella esperienza che abbiamo fatto – ha aggiunto – c’ l’intenzione di guardarci intorno, cosa che stiamo gi facendo, di cercare un altro progetto simile che possa valorizzare e restituire qualcos’altro alla nostra citt o alla nostra regione, al nostro territorio; quando troveremo l’occasione giusta, potremo dedicarci nuovamente al restauro”.
La grande tela, realizzata nel 1861 dal maestro Coghetti (11,90 metri in altezza per 13,92 metri in larghezza) raffigura la scena storica di Annibale sconfitto sotto le mura di Spoleto. Nei 25 anni in cui il Sipario stato lontano dalla scena, lo spettatore non ha potuto godere della funzione principale dello stesso: intrattenere artisticamente e culturalmente il pubblico in attesa dello spettacolo.
Oltre alla premiazione, il Ministero della Cultura ha ospitato la tavola rotonda “Valori e prospettive dell’Art Bonus”, per fare il punto sull’utilizzo dell’art bonus e capire cosa richiesto e opportuno fare per sviluppare ulteriormente questo importante strumento fiscale. “L’art bonus va nella direzione che condividiamo, ovvero di creare un rapporto, un’alleanza tra pubblico e privato – ha sottolineato Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato alla Cultura – perch siamo convinti che per sostenere la cultura in Italia – questo immenso patrimonio che abbiamo – occorre fare in modo che i soldi pubblici, le risorse pubbliche, facciano da innesco alle risorse private. Questo garantirebbe e garantisce anche una maggiore partecipazione alla cultura, che il nostro obiettivo”.

