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lunedì, 16 Giugno, 2025
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Il viaggio Jazz’Inn continua tra Campobasso 2025 e Roma Capitale 2026

Roma, 16 giu. (askanews) – C’è un’Italia che innova senza clamore, che costruisce connessioni dove gli altri vedono distanza, che trasforma i territori in laboratori vivi, e le relazioni in sviluppo. È l’Italia di Jazz’Inn, il format ideato dalla Fondazione Ampioraggio, che da otto anni attraversa borghi, aree interne e città per generare innovazione a passo lento ma profondo.

Il 13 giugno 2025, nella cornice del Campidoglio, Jazz’Inn ha celebrato un momento chiave della sua evoluzione: la presentazione dell’edizione 2025 che si terrà a Campobasso e il lancio di Jazz’Inn Capitale 2026, progetto strategico che porterà il metodo Ampioraggio nel cuore urbano della trasformazione.

Jazz’Inn Capitale 2026 nasce con una visione chiara: fare di Roma e della sua area metropolitana un ecosistema urbano dell’innovazione che valorizzi il capitale umano, le competenze diffuse e la partecipazione civica. Il progetto, promosso dalla Fondazione Ampioraggio in collaborazione con la Commissione Innovazione tecnologica di Roma Capitale, la Consulta Roma Smart City Lab e altre realtà dell’ecosistema cittadino, intende costruire un ecosistema collaborativo che coinvolga centri di ricerca, distretti tecnologici, amministrazioni e cittadinanza attiva, portando il “metodo” Jazz’Inn nei territori della Capitale, da Tiburtino a Colleferro, da Frascati alle periferie.

L’apertura dei lavori è stata affidata ai saluti istituzionali di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale, mentre un ruolo centrale nell’organizzazione dell’iniziativa è stato svolto dalla Commissione Innovazione tecnologica di Roma Capitale, guidata da Antonella Melito e Riccardo Corbucci, e dalla Consulta Roma Smart City Lab, presieduta da Leandro Aglieri. Proprio la Consulta, dopo l’esperienza diretta come case giver all’edizione 2024 di Jazz’Inn a Merano, ha fortemente sostenuto la candidatura di Roma come sede del format, riconoscendone il valore come strumento concreto di innovazione territoriale.

“È bello poter confermare che Roma è pronta a ospitare l’edizione 2026 di Jazz’Inn, un importante appuntamento che lavora anche mettendo in rete realtà diverse e che costituisce un forum importante di confronto di buone pratiche sul tema fondamentale della trasformazione tecnologica. Roma nel 2026 ospitando Jazz’Inn sarà la Capitale dell’innovazione digitale secondo la linea strategica fondamentale del miglioramento dei servizi e della qualità della vita delle persone e anche per sostenere lo sviluppo economico e l’occupazione. Quella dell’innovazione è una dimensione trasversale a cui stiamo lavorando con grande impegno”, ha affermato Gualtieri.

Durante la giornata, Roma Capitale ha, inoltre, annunciato la sua candidatura come case giver per l’edizione 2025 a Campobasso, portando una sfida concreta da sviluppare nei Living Lab molisani. Un’iniziativa che anticipa lo spirito di Jazz’Inn Capitale 2026: l’innovazione urbana si costruisce sperimentando, contaminando, imparando dai territori che hanno già messo alla prova modelli di cooperazione e sviluppo.

“Jazz’Inn è la dimostrazione concreta che l’innovazione non si misura in velocità, ma in profondità. Non corre nei grandi centri, ma cammina nei luoghi dove si crea fiducia. Da Campobasso a Roma, passando per una connessione con la Corea, costruiamo reti che generano visione, coinvolgendo territori, istituzioni e imprese in un percorso che è al tempo stesso inclusivo e strategico. Portare Jazz’Inn al Campidoglio non è solo un riconoscimento: è l’inizio di una fase nuova, che ci invita a immaginare l’innovazione come bene comune, coltivata insieme, nei luoghi e con le persone”, ha dichiarato Giuseppe De Nicola, direttore generale di Fondazione Ampioraggio.

Durante la giornata è intervenuta anche Marialuisa Forte, sindaca di Campobasso: sarà, infatti, il capoluogo molisano a ospitare l’edizione 2025 di Jazz’Inn, dal 29 settembre al 3 ottobre. La candidatura è stata selezionata tra 59 proposte grazie a una visione territoriale condivisa e a un modello di governance innovativa che ha unito amministrazioni locali, università, attori dell’innovazione e imprese.

“Oggi, nella splendida cornice del Campidoglio, abbiamo presentato Jazz’Inn 2025, un progetto che rappresenta molto più di un semplice evento – ha affermato la sindaca di Campobasso, sottolineando – È il simbolo di una scommessa condivisa con 13 piccoli comuni dell’hinterland di Campobasso, un percorso ambizioso che punta a trasformare la nostra città capoluogo di regione attraverso l’innovazione. Campobasso e il suo territorio hanno vissuto per troppo tempo l’isolamento infrastrutturale e il fenomeno dello spopolamento che attanaglia le aree interne. Oggi, scegliamo di affrontare queste sfide con determinazione, facendo leva su reti di collaborazione strategiche, con partner fondamentali come l’Università del Molise, le amministrazioni locali e le realtà imprenditoriali che credono nel potenziale di questo territorio. Jazz’Inn non è solo musica e cultura, ma anche uno spazio di confronto e crescita, dove l’innovazione diventa il vero motore del cambiamento. Campobasso vuole essere protagonista di questa trasformazione e lo facciamo insieme a chi sceglie di credere nel futuro di questa città e delle sue comunità”.

Cuore pulsante dell’edizione sarà il Palazzo Ex GIL – Domus della cultura, dove si svolgeranno i Living Lab, tavoli di lavoro tra imprese, startup, università, PA e cittadini, facilitati dalla Fondazione Ampioraggio. Accanto a questi momenti, l’intero territorio sarà animato da eventi culturali, cammini, concerti, e valorizzazione del patrimonio sannita: da Sepino-Altilia a Pietrabbondante.

Ma Jazz’Inn continua ad allargare i suoi orizzonti e per la prima volta, il format accoglie un case giver internazionale: un’organizzazione coreana ha scelto di presentare in diretta dal Seoul un progetto europeo sul mercato del lavoro giovanile. Un segnale forte che conferma la vocazione relazionale e transnazionale di Jazz’Inn, capace di connettere culture, competenze e visioni su scala globale, partendo dai singoli territori.

In Italia Jazz’Inn si conferma piattaforma di sinergie operative e concrete. Infocert, in collaborazione con ANUSCA, ha annunciato un’iniziativa per offrire gratuitamente 3.000 PEC alle amministrazioni, contribuendo a colmare il divario digitale nella pubblica amministrazione e a rafforzare la cultura dell’innovazione istituzionale.

Nello stesso spirito collaborativo, è stato annunciato anche il nuovo protocollo d’intesa tra Connect-Italia e la Fondazione Ampioraggio. L’intesa nasce da una collaborazione già attiva tra le due realtà e ha l’obiettivo di promuovere progetti concreti in ambito sociale, culturale e territoriale, fondati su valori condivisi come co-governance, modularità, autonomia e trasparenza. Le prime due iniziative operative previste sono: la partecipazione qualificata di Connect-Italia a Jazz’Inn e la realizzazione della ricerca nazionale “Cittadini, territori, comunità”, sviluppata da Connect-Italia con Eurispes e ANDIGEL.

Jazz’Inn ribadisce che la sua missione è quella di creare relazioni che producano cambiamento, costruire alleanze che abbiano impatto. Per questo, è aperta fino al 20 giugno 2025 la call for ideas rivolta a pubbliche amministrazioni, imprese, startup, fondazioni ed enti interessati a candidarsi come case giver. Un’opportunità concreta per portare una sfida reale all’interno dei Living Lab di Campobasso, affinché l’innovazione si possa trasformare realmente in azione: Candidature su www.fondazioneampioraggio.it/jazzinn-2025-call-for-ideas

Jazz’Inn è il format ideato dalla Fondazione Ampioraggio che da otto anni porta l’innovazione nei borghi e periferie d’Italia attraverso laboratori collettivi e sfide reali proposte da imprese, enti e startup.