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martedì, 9 Dicembre, 2025
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In Australia è scattato il divieto social media per i minori di 16 anni

Roma, 9 dic. (askanews) – E’ entrato in vigore, in Australia, dov’è da poco scoccata la mezzanotte, il primo divieto al mondo ai social media per i minori di 16 anni.

“Salve studenti, sono il primo ministro e vorrei parlarvi direttamente di una cosa molto importante – ha affermato il premier australiano Anthony Albanese in un video pubblicato sui media -. Dal 10 dicembre, se avete meno di 16 anni, non potrete più avere un account sui social media. Sapete meglio di chiunque altro cosa significa crescere con algoritmi, velocità infinite e la pressione che ne può derivare. Ecco perché abbiamo preso questa decisione per sostenervi. Se avete domande, non esitate a contattarci. Parlate con i vostri genitori, i vostri insegnanti e i vostri amici. E se sentite di aver bisogno di ulteriore supporto, Headspace e Kids Helpline sono lì per aiutarti. Soprattutto, sfruttate al meglio le prossime vacanze scolastiche invece di passarle a scrollare sul telefono. Iniziate un nuovo sport, imparate a suonare un nuovo strumento o leggete quel libro che è lì sullo scaffale da un po’. E, soprattutto, trascorrete del tempo di qualità con i vostri amici amici e la vostra famiglia. Buona estate”, ha concluso Albanese.

Secondo l’ufficio statistico del Paese, in Australia ci sono cinque milioni di bambini sotto i 16 anni e un milione tra i 10 e i 15 anni. Ora, ricorda la Bbc, tocca alle aziende dei social media far rispettare il divieto adottando misure per garantire che i minori di 16 anni non possano avere un account sulla loro piattaforma. Questo potrebbe significare il riconoscimento facciale, il caricamento di documenti d’identità o persino tecnologie di stima dell’età, ma nessuno di questi metodi è infallibile.

In caso di inadempienze le compagnie potrebbero incorrere in multe fino a 50 milioni di dollari australiani, ovvero circa 28,5 mln di euro.

Le app di gioco e i chatbot con intelligenza artificiale non rientrano nel divieto, quindi i ragazzi potrebbero comunque essere a rischio.