Roma, 17 lug. (askanews) – L’inchiesta di Milano agita le acque tra Pd e M5s, l’affondo dei Cinque stelle contro il sindaco Giuseppe Sala e contro gli stessi democratici provoca malumori nel partito di Elly Schlein e oggi a palazzo Madama si è arrivati ad un “confronto franco” dopo l’intervento in aula della senatrice Elena Sironi. Un faccia a faccia che ha coinvolto Simona Malpezzi e Sandra Zampa per il Pd e Stefano Patuanelli per i 5 stelle.
Già ieri in molti, tra i democratici, si erano morsi la lingua dopo aver letto che Giuseppe Conte chiedeva a “chi ha la responsabilità politica”, cioè Sala, di “trarre le conseguenze” di quello che sta accadendo. Il tema, del resto, è uno di quelli su cui i 5 stelle insistono da tempo, l’opposizione al ‘salva-Milano’ da parte del partito di Conte è stata netta fin dall’inzio e già aveva creato qualche attrito con i democratici.
Stamattina, ancora più esplicata, poi, è stata Chiara Appendino, parlando ad Agorà: “Da Milano emerge un quadro inquietante ed è doveroso un passo di lato di Sala”. Ma l’ex sindaca di Torino è andata oltre, attaccando “la destra” ma ricordando anche che “pochi mesi fa hanno votato la schifezza del ‘Salva Milano’ insieme al Pd”.
La Sironi, al Senato, parla in aula e rincara la dose chiedendo la caduta di alcune “teste” dopo le notizie di questi giorni: “Credo che di teste ne manchino ancora e che qualcuna ancora dovrà cadere in quella giunta e nella precedente”. E anche in questo caso, l’accusa si estende a tutto il Pd, non solo alla giunta milanese: “Confido nel lavoro della magistratura e non in quello della politica, che, con un grosso inciucio tra destra e Pd, alla Camera ha approvato il decreto salva Milano, norma assolutamente illegittima e incostituzionale, che il Movimento 5 Stelle, con il principio della legalità, è riuscito a fermare”.
I democratici in aula tengono un profilo basso, del resto da ieri il Nazareno sta evitando di entrare nella questione. Parla Alfredo Bazoli e invita a moderare i toni: “La vicenda preoccupa ovviamente tutti noi. Vorrei però che ci abituassimo tutti a non utilizzare le vicende giudiziarie per fare speculazioni politiche. Stiamo parlando infatti di ipotesi d’accusa e non quindi di condanne già conclamate. Credo quindi che tutti quanti dovremmo fare un passo indietro e attendere le decisioni della magistratura”.
Ma è lontano dalle telecamere che i toni si alzano. La Malpezzi uscendo dall’aula avvicina la Sironi: ci possono essere posizioni diverse, è il rimprovero, ma non si può dare del delinquente a chi dovrebbe essere tuo alleato. Nel corridio la discussione coinvolge anche Patuanelli, Zampa affronta il capogruppo M5s sottolineando che la Appendino è condannata in primo grado, ma nessuno del Pd si sogna di attaccarla per questo. La Malpezzi, poi, ribadisce il concetto già espresso alla Sironi: queste cose non sono accettabili tra alleati.
Patuanelli però tiene il punto: come alleati siete voi che dovreste chiedere a Sala di dimettersi. E poi, aggiunge, non si possono paragonare i casi della Appendino, condannata in primo grado per un reato (l’omicidio colposo, ndr) che le viene imputato per decisioni assunte nell’esercizio delle sue funzioni di sindaco, mentre a Milano si parla di corruzione.
Molti del Pd, intanto, si schierano con Sala. La solidarietà arriva da Alessandro Alfieri, coordinatore della minoranza, Filippo Sensi, Gianni Cuperlo, Lia Quartapelle, Walter Verini e dalla stessa Zampa.