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Intelligenza artificiale, dopo l’AI Act approccio europeo avanza

Milano, 4 apr. (askanews) – L’utilizzo dell’intelligenza artificiale, in particolare nel mondo della sanit, dopo l’introduzione dell’IA Act dell’Unione europea necessita ancora di essere regolamentato, ma questo non vuole dire che si debba bloccarne lo sviluppo. il messaggio emerso durante il convegno “Medicina intelligente: il futuro tra innovazione e IA” organizzato a Milano dallo studio legale Legance.

“Il percorso di ricerca di nuovi farmaci, di nuovi modelli di cura – ha osservato Anna Flavia d’Amelio Einaudi Consigliere delegato Universit Vita-Salute San Raffaele -, richiede l’utilizzo e la processazione di enormi quantit i dati e l’intelligenza artificiale sicuramente uno strumento imprescindibile in questo contesto. Quello che per importante ricordare che stiamo parlando di dati quindi essenziale che il dato sorgente sia corretto, ed per necessario avere le competenze e le figure professionali specializzate in grado di elaborare, di trattare questi dati e di poterli comprendere”.

Per questo i partecipanti al convegno hanno sottolineato l’importanza, da parte del mondo della politica, di favorire al pi presto lo sviluppo di una societ in grado di capire e interagire con questi strumenti, sempre pi capaci di andare oltre la semplice analisi dei dati.

“Nell’ultimo anno – ha sottolineato Alessio Calabr, Ceo di Rait 88 – c’ stata un’evoluzione in quanto l’IA ha iniziato ad avere la logica al suo interno, cio la capacit di fare ragionamenti, di scrivere da sola del codice, e di evolvere. Questo stato un po’ un primo grande passaggio evolutivo che ha visto cambiare i sistemi tradizionali definiti come intelligenza artificiale che in relt erano solo algoritmi di aggregazione per diventare da uno strumento per l’uomo a un vero e proprio sostituto”.

Di certo oggi la normativa frammentata e la grande novit dell’AI Act del 2024 ha bisogno ancora dei provvedimenti di implementazione a livello nazionale.

“Sicuramente nel futuro l’intelligenza artificiale – ha previsto Lorenzo Gentiloni Silveri, partner di Legance – avr bisogno di una regolamentazione che tenga conto senz’altro della necessit di prevedere dei limiti anche a tutela dei diritti fondamentali, questo l’approccio europeo che rispetto a un approccio pi deregolamentato degli Usa caratterizza anche l’Italia”.

Nel frattempo il Senato ha approvato nei giorni scorsi un disegno di legge governativo sulla materia e il testo ora all’esame della Camera con l’obiettivo di promuovere un utilizzo corretto, trasparente e responsabile di questa tecnologia.