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domenica, 1 Giugno, 2025
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Inter, addio a Pellegrini, presidente dello scudetto dei record

Roma, 31 mag. (askanews) – Il mondo dell’Inter in lutto per la morte di Ernesto Pellegrini. Presidente nerazzurro tra il 1984 al 1995, Pellegrini è stato fautore dello Scudetto dei Record del 1988-89, conquistato con 58 punti sui 68 disponibili (all’epoca ogni vittoria valeva 2 punti). La sua gestione fu caratterizzata dagli acquisti dei tedeschi Rummenigge, Matthäus, Klinsmann e Brehme. L’ultimo trofeo vinto dalla squadra nerazzurra sotto la sua gestione è la Coppa UEFA conquistata nel 1994. Nel febbraio 1995 aveva lasciato la presidenza della società a Massimo Moratti. Il colpo di fulmine tra Ernesto Pellegrini, ricorda la pagina ufficiale dell’Inter fu un affollato Inter-Juventus: 4 aprile 1954. Aveva 14 anni e la quantità di spettatori a San Siro quasi gli impedirono di scorgere quello che accadeva in campo. Un peccato, perché sul terreno di gioco i nerazzurri si imposero per 6-0, con una doppietta di quel meraviglioso giocatore che era Nacka Skoglund. Ernesto Pellegrini, nato a Milano nel 1940, seguiva con gli occhi pieni di gioia le mosse del fuoriclasse svedese anche per le strade di Milano: lo osservava in Piazza dei Mercanti, dove Skoglund andava a farsi lucidare le scarpe. Rapito da tanta classe splendente, il giovane Ernesto maturò una passione e ammirazione infinite. Figlio di contadini, lavoratore intraprendente: nel 1965 si mise in proprio, iniziando un’avventura imprenditoriale che ora dà lavoro a migliaia persone. Una storia di successo e di determinazione, di dedizione. Il richiamo dell’Inter era forte, fortissimo. Nel 1984, quando ne ebbe l’opportunità, Pellegrini realizzò il suo sogno che cullava da quando era bambino, dai tempi di Skoglund: diventare il presidente dell’Inter.