Milano, 30 lug. (askanews) – Intesa Sanpaolo chiude il primo semestre con un utile netto in crescita del 9% a 5,2 miliardi di euro e conferma la previsione dell’utile netto per il 2025 a “ben oltre” 9 miliardi. I proventi operativi netti si attestano a 13,7 miliardi nel primo semestre dell’anno, mentre i costi operativi sono a 5,2 miliardi. Il Cet 1 ratio è del 13,5%.
“Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti nel primo semestre del 2025: Intesa Sanpaolo vede consolidarsi un ruolo unico tra le grandi banche europee”, ha detto il ceo, Carlo Messina. “Il primo semestre chiude con un utile netto di 5,2 miliardi, il miglior semestre di sempre. Ricavi, Commissioni e Attività assicurativa hanno raggiunto livelli record”, ha aggiunto.
Nella prima metà dell’anno sono stati generati dividendi per 3,7 miliardi, di questi 3,2 miliardi saranno distribuiti come acconto cedole già a novembre. “Con una delle remunerazioni per gli azionisti più elevate nel panorama bancario europeo, quest’anno restituiremo almeno 8,2 miliardi di euro agli azionisti, considerando il saldo dividendo di maggio, il buyback avviato a giugno e il prevedibile interim dividend di novembre”, ha dettagliato Messina che ha ricordato come “ulteriori distribuzioni di capitale saranno quantificate a fine esercizio”. Del resto, la generazione di capitale “rimane robusta: il CET1 ratio è pari al 13,5%. Nel semestre, abbiamo incrementato il CET1 ratio di circa 65 punti base, confermando la capacità della Banca di generare capitale in modo solido e costante. Tale capacità ci mette nelle condizioni di dare corso a distribuzioni significative a favore degli azionisti”.
Forte il “supporto all’economia reale” del gruppo che nella prima metà dell’anno ha erogato circa 42 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine nel solo primo semestre 2025 (+33% rispetto al primo semestre 2024), “con circa 29 miliardi in Italia (+44% rispetto al primo semestre 2024), di cui circa 25 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese (+41% rispetto al primo semestre 2024)”. Sono state 1.260 le aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo semestre 2025 e circa 145.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 6.300 e 726.000 posti di lavoro.
“I clienti – ha detto il ceo – sono al centro delle nostre strategie e prospettive di sviluppo. La loro fiducia nella solidità della Banca, insieme al rapporto con i nostri professionisti del credito e della consulenza, è un motore fondamentale della nostra crescita. In un contesto di volatilità dei mercati e di tassi d’interesse in evoluzione, affrontiamo le sfide da una posizione di forza grazie a un modello di business resiliente, efficiente e ben diversificato. Il risparmio affidato da famiglie e imprese ha raggiunto circa 1.400 miliardi di euro, in crescita di 37 miliardi rispetto al primo semestre del 2024”, ha chiosato Messina.