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venerdì, 5 Dicembre, 2025
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Investire nel Fondo Sanitario Nazionale per non spendere pi

Roma, 5 dic. (askanews) – Aumentare le risorse per il Fondo Sanitario Nazionale. Questo il messaggio al governo lanciato dal Convegno PREVENZIONE FUTURO: DALL’INVESTIMENTO PER LA SALUTE E PER LA SOSTENIBILIT, ALLA LEGGE’ organizzato da Motor Sanit.

Il 3 dicembre a Roma andato in scena una tavola rotonda sull’importanza delle campagne di prevenzione e dello screening coinvolgendo i principali esponenti della sanit pubblica italiana. La prevenzione vista come un investimento strategico capace di far risparmiare i soldi ai contribuenti, come sottolineato dal Sottosegretario di Stato alla Salute Marcello Gemmato: “Per rendere sostenibile il nostro Sistema Sanitario Nazionale Pubblico bisogna investire in prevenzione. Immaginate che abbiamo ereditato una situazione per cui il 95% viene investito in cura, solo il 5% in prevenzione. Dobbiamo perequare, quindi ravvicinare questa distanza. Lo abbiamo fatto quest’anno in legge di bilancio postando 238 milioni di euro in pi proprio per la prevenzione. Prevenire cosa significa? Fare pi screening per esempio per il tumore al seno, per il sangue occulto delle feci che serve per rilevare il tumore al colon retto. Tutto ci che attiene la possibilit di diagnosticare prima una patologia per non farla conclamare e quindi prenderla in tempo e curarla. E’ quella la prospettiva che ci stiamo dando, la stiamo mettendo in campo con una straordinaria comunit scientifica, con i medici, gli operatori sanitari e con una dotazione economica, vi dicevo, molto congrua”.

Dare un impulso per modificare fortemente un sistema sanitario nazionale nato ormai 50 anni fa per una popolazione profondamente diversa. Ad oggi, il 95% della spesa sanitaria pubblicata dedicata a curare la malattia e non ad anticiparla. L’idea del governo proprio quella di invertire questa tendenza gi dalla prossima Legge di Bilancio, dove il Fondo Sanitario Nazionale crescer di 7.4 miliardi, una cifra toccata neanche durante la pandemia. Alberico Catapano, coordinatore scientifico del gruppo interparlamentare della prevenzione, ha parlato delle sfide del futuro sul tema: “Discuteremo sugli approcci alla prevenzione intesi in senso ampio. In particolare la prevenzione di malattie croniche. Questi sono, infatti, uno dei punti deboli nella struttura sanitaria, cio che richiedono costi ed interventi molto estesi. La questione come ridurre il numero di eventi ripetuti che avvengono. E qui si tratta quindi di partire in et precoce, si tratta di partire dalla popolazione giovane, con stili di vita adeguati, e individuare i soggetti che sono a rischio di sviluppo per le malattie cardiovascolari nei prossimi anni e, su quelli, concentrare l’attenzione”.

La prevenzione quindi diventa il primo intervento di cura per proteggere le persone dallo sviluppare malattie e disturbi. Ricalibrare il proprio stile di vita, dal punto di vista alimentare, lavorativo e sociale, il primo modo per prevenire malattie future.