Roma, 8 set. (askanews) – Israele ha imposto divieti d’ingresso e sanzioni personali a due ministri spagnoli per le loro forti critiche alle pratiche israeliane nella Striscia di Gaza e nella Cisgiordania occupata. “Israele non manterrà alcun legame con la vice premier – e ministro del Lavoro spagnolo – Yolanda Diaz”, ha affermato il ministro degli Esteri dello stato ebraico, Gideon Sa’ar, in una dichiarazione su X. Ha affermato inoltre che a Diaz, membro del Partito Comunista Spagnolo, sarà vietato l’ingresso in Israele. Diaz ha criticato la guerra di Israele a Gaza – definita un genocidio – e le violazioni dell’accordo di cessate il fuoco con il Libano, chiedendo l’imposizione di sanzioni internazionali e un embargo sulle armi contro Israele per le sue pratiche. “Sanzioni simili saranno imposte anche a Sira Rago, ministro per la Gioventù e l’Infanzia, dello stesso partito. L’ingresso in Israele sarà vietato e Israele non avrà alcun contatto con il Paese”, ha dichiarato Sa’ar. Rago ha anche descritto Israele come uno “stato genocida” per le sue azioni militari a Gaza e ha invitato l’Unione Europea a interrompere ogni legame con Israele e a imporre sanzioni. Sa’ar ha affermato che ulteriori discussioni sui divieti ai funzionari stranieri saranno condotte con il primo ministro Benjamin Netanyahu. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato oggi nove nuove misure volte a fermare il “genocidio a Gaza”, tra cui un divieto permanente alle esportazioni di armi verso Israele. Negli ultimi mesi, Israele ha vietato l’ingresso a molti funzionari e attivisti occidentali che hanno mostrato solidarietà con i palestinesi e criticato le azioni militari israeliane nella Striscia di Gaza.
Israele ha imposto il divieto d’ingresso e sanzioni a 2 ministri spagnoli
Articolo precedente
Articolo successivo
ARTICOLI DI OGGI
Sembravano mostre, erano il futuro: questi 30anni della Sandretto
Torino, 4 nov. (askanews) – Il futuro è una terra straniera, oltre che una delle grandi mitologie del...
M.O., Schlein: oggi inaccettabile provocazione estrema destra israeliana
Roma, 4 nov. (askanews) – Quella di oggi alla moschea al Aqsa è "un’ulteriore e inaccettabile provocazione dell’estrema...
Separazione carriere, Mantovano: se vince sì trattiamo su attuazione
Roma, 4 nov. (askanews) – Sulla giustizia "deponiamo le armi": se al referendum dovessero vincere i sì può...

