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Israele ha raso al suolo enormi distese di terra nella Striscia di Gaza per creare "kill zone"

Roma, 7 apr. (askanews) – L’esercito israeliano ha raso al suolo e ha ordinato alle truppe di trasformare l’area in una “kill zone”, dove chiunque entri diventa un bersaglio. E’ quanto hanno riferito all’organizzazione di veterani israeliani Breaking the Silence gli stessi militari che hanno eseguito il piano, quattro dei quali sono poi stati intervistati dal Guardian.

I soldati hanno raccontato di aver ricevuto l’ordine di distruggere case, fabbriche e terreni agricoli per circa un chilometro all’interno del perimetro di Gaza per creare una “zona cuscinetto”, descritta da un militare come simile a Hiroshima.

Ai soldati è stato “dato l’ordine di annientare deliberatamente, metodicamente e sistematicamente tutto ciò che si trovava all’interno del perimetro designato, compresi interi quartieri residenziali, edifici pubblici, istituti scolastici, moschee e cimiteri, con pochissime eccezioni”, si legge nel rapporto ‘Il Perimetro” di Breaking the Silence, in cui si sottolinea che “i luoghi dove le persone avevano vissuto, coltivato e avviato l’industria sono stati trasformati in una vasta landa desolata, una striscia di terra sradicata nella sua interezza”. La zona si estende lungo la frontiera con Israele, dalla costa mediterranea a nord fino all’angolo sud-orientale vicino all’Egitto e, stando al rapporto, rappresenta poco più del 15% della Striscia di Gaza, completamente off-limits per i residenti palestinesi, e il 35% dell’intera terra agricola della Striscia.

Uno dei soldati che ha parlato con Breaking the Silence ha raccontato che alla sua unità era stato ordinato di sparare a vista a chiunque entrasse nell’area, perché l’idea era che non esistevano “civili” e che chiunque fosse entrato nel perimetro sarebbe stato considerato un “terrorista”.