Roma, 30 giu. (askanews) – Il potere d’acquisto delle famiglie, nei primi tre mesi dell’anno, si conferma su “un sentiero di crescita che, iniziato nel primo trimestre 2023, era stato interrotto solo durante l’ultimo trimestre del 2024”. Nello stesso arco temporale, i dati mostrano un lieve aumento della propensione al risparmio, stimata su livelli relativamente alti rispetto a quelli medi degli ultimi tre anni. Lo ha reso noto l’Istat spiegando che, nel primo trimestre dell’anno, il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,9%, scontando un aumento dello 0,9% dei prezzi.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente in termini nominali, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,2%.
La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stimata al 9,3%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Nel primo trimestre dell’anno, il tasso di investimento delle famiglie consumatrici si è attestato all’8,9%, invariato rispetto al trimestre precedente, a fronte di una crescita degli investimenti fissi lordi del 2% e del già segnalato aumento del reddito lordo disponibile.