Le prospettive dell’economia internazionale restano caratterizzate dalla presenza di rischi al ribasso. Il processo di Brexit è rimasto incompiuto e i negoziati tra Stati Uniti e Cina so-no ancora in corso.
Nonostante alcuni segnali positivi, i dati congiunturali descrivono complessivamente una fase di debolezza dell’economia italiana.
L’indice della produzione industriale è tornato a mostrare segnali di vivacità, in presenza di un miglioramento degli ordinativi.
Prosegue la fase di stabilità sul mercato del lavoro ma torna ad aumentare la disoccupa-zione. Il reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici si è ridotto e il miglioramento dei consumi è stato raggiunto attraverso un’ulteriore flessione della propensione al risparmio.
In un contesto europeo di decelerazione dell’inflazione, permane il differenziale inflazionistico a favore dell’Italia.
Si conferma l’indebolimento della fiducia sia delle imprese sia dei consumatori. L’indicatore anticipatore ha segnato una flessione di intensità ridotta rispetto a febbraio, suggerendo un possibile cambiamento rispetto alla fase di contrazione dei livelli di attività economica manifestatasi negli scorsi mesi.