Riportiamo di seguito il comunicato dell’Istituto Sturzo nella convinzione che la notizia riguardante il Fondo Emilio Colombo costituisca motivo d’interesse per i lettori del nostro Blog.
L’Archivio Storico comunica che, ai sensi delle leggi archivistiche vigenti in materia, dal prossimo 1° dicembre il fondo di Emilio Colombo sarà consultabile da parte di tutti gli studiosi interessati che ne faranno richiesta.
Grazie alla convenzione firmata il 9 dicembre 2019 con l’Istituto Universitario Europeo, rappresentato dal Direttore Dott. Dieter Schlenker, la documentazione è stata infatti sottoposta al propedeutico intervento di schedatura, ordinamento e inventariazione, svolto, secondo gli standard internazionali, a Firenze dagli Archivi Storici dell’Unione Europea.
La documentazione rientrata ora alla sede dell’Istituto Sturzo a Roma, consta di 281 faldoni, tutti legati da preciso vincolo archivistico.
L’inventario è disponibile in formato cartaceo per la consultazione in sede, e in formato digitale per la consultazione online sui siti istituzionali dell’Istituto Luigi Sturzo e degli Archivi Storici dell’Unione Europea.
Il fondo, depositato per volontà del titolare all’Istituto Luigi Sturzo e dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio in data 1° febbraio 2018, testimonia un interessante spaccato di vicende locali, nazionali e internazionali attraverso l’opera di uno dei più importanti protagonisti della storia italiana ed europea del Novecento. Essa copre, infatti, sessant’anni di vita di Colombo, che ha rappresentato l’Italia ai massimi livelli nazionali e internazionali, dall’esperienza di giovanissimo costituente, di parlamentare democristiano, di sindaco, di sottosegretario, di responsabile di ministeri cruciali (tra i quali Agricoltura, Commercio con l’Estero, Industria, Tesoro, Finanze, Bilancio, Affari Esteri) fino alla presidenza del Consiglio dei Ministri e a quella del Parlamento Europeo (membro del Parlamento Europeo dal 1976 al 1984 e dal 1989 al 1994, e presidente del Parlamento Europeo dal 1977 al 1979).
La tipologia della documentazione presente nel fondo è quella tipica degli archivi di persona: corrispondenza, appunti, testi di discorsi e interventi, materiale di lavoro, rassegna stampa, fotografie.