Cagliari, 2 ott. (askanews) – Si trova in Sardegna il primo impianto in Italia per la produzione di idrogeno verde collegato direttamente con una rete di distribuzione cittadina. Lo ha realizzato Italgas interamente in house andando a creare un ecosistema, primo esempio in Unione europea di utilizzo di idrogeno e metano in blending, vale a dire miscelato, che fa di Sestu, localit in cui sorge l’impianto, un modello replicabile. Ad inaugurarlo il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin e l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo con esponenti delle istituzioni locali. L’impianto basato sulla tecnologia cosiddetta Power to Gas che consente di convertire l’energia elettrica in idrogeno attraverso un processo di elettrolisi dell’acqua.
“Questo impianto – ha spiegato Gallo – serve pi realt. Serve la realt industriale qui dello stabilimento di Podda, che sta ancora usando per poche settimane soltanto l’olio Btz e poi passa ad una miscela 80-20, 80 gas naturale e 20 idrogeno, serve i trasporti, perch la municipalit dei Trasporti di Cagliari ha ordinato degli autobus a idrogeno e verr qui a fare il rifornimento e poi noi lo inizieremo, anzi abbiamo gi iniziato oggi a miscelarlo col gas naturale solo fino al 2%. Abbiamo un protocollo che abbiamo firmato col Ministero e con il Cig per progressivamente, nel giro di 12 mesi, salire al 20-80 anche per le utenze industriali. Abbiamo dimostrato che si pu costruire un ecosistema intorno all’idrogeno che, utilizzando le infrastrutture esistenti, possa portare un’energia in parte, in questo caso decarbonizzata, noi pensiamo che in futuro lo sar tutta, senza dover stravolgere il sistema agli usi quotidiani”.
La scelta della Sardegna non casuale: nell’isola Italgas ha realizzato reti di distribuzione del gas pi all’avanguardia del Paese, “native digitali” che sono gi pronte ad accogliere gas diversi, compresi quelli rinnovabili come biometano, idrogeno e metano sintetico. La produzione iniziale di circa 21 tonnellate all’anno di idrogeno, destinata a salire a 70 tonnellate all’anno entro il 2028. Il progetto ha comportato un investimento di circa 15 milioni di euro di cui 1,5 dal Pnrr per la realizzazione della stazione di rifornimento di idrogeno per autotrazione.
“E’ una parte del mix energetico nazionale. Guardate poi – ha detto Pichetto – sul futuro non abbiamo tante scelte, dobbiamo raddoppiare, perch raddoppier la domanda di energia rispetto a quella che abbiamo oggi forse in 15-20 anni e questo noi lo possiamo raggiungere solo con un mix di tante energie e tante produzioni di energia che vanno a aggiungersi attualmente a quelle che abbiamo e dall’altra parte l’abbandono di quelle quelle pi inquinanti tipo il carbone”.