Milano, 21 ott. (askanews) – Settant’anni di attività al servizio del patrimonio culturale, artistico e naturale italiano. L’Associazione “Italia Nostra”, fondata il 29 ottobre 1955 da Umberto Zanotti Bianco, Giorgio Bassani, Elena Croce e altri intellettuali, celebra nel 2025 il traguardo dei settant’anni con una serie di iniziative che intrecciano memoria, attualità e visione per il futuro.
Dal 21 al 29 ottobre, l’ex Cartiera Latina nel Parco dell’Appia Antica (via Appia Antica 42) ospita la mostra fotografica e documentale “70 anni con Italia Nostra. Città, cultura, natura e paesaggio”. L’esposizione, a ingresso gratuito e aperta dalle 10 alle 18, ripercorre la storia dell’Associazione attraverso immagini, documenti e testimonianze che raccontano la difesa del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico del Paese. La preview stampa si terrà il 21 ottobre alle 11.30.
Il percorso, articolato in quattro sezioni – la città, il paesaggio, il patrimonio culturale e l’ambiente naturale – illustra le funzioni di vigilanza, denuncia, proposta, gestione ed educazione che hanno contribuito alla formazione di una coscienza collettiva sulla tutela. I trentasette pannelli esposti mostrano risultati concreti in coerenza con l’articolo 9 della Costituzione, che sancisce la protezione della cultura, del paesaggio e dell’ambiente come valori fondanti della Repubblica.
Tra i casi emblematici ricordati nella sezione “Città” figurano il recupero del Porto vecchio di Trieste e la salvaguardia delle Mura di Ferrara. Italia Nostra ha impedito la demolizione del patrimonio architettonico triestino, ottenendo il riconoscimento dell’area come bene di interesse culturale, mentre a Ferrara, sin dagli anni Settanta, ha promosso la tutela del circuito murario cinquecentesco, contribuendo alla nascita dell'”addizione verde”, un parco urbano che reintegra le mura nella vita cittadina.
Nella sezione dedicata al paesaggio, l’esempio più rappresentativo è il Parco dell’Appia Antica. Grazie all’impegno di Antonio Cederna e di Italia Nostra, l’Associazione ha condotto una lunga battaglia, avviata negli anni Cinquanta, che ha portato alla creazione del Parco regionale, oggi patrimonio Unesco. L’ex Cartiera Latina, sede della mostra, è l’unico esempio di archeologia industriale nel Parco e la sua destinazione a centro di educazione ambientale si deve in larga parte all’azione di Italia Nostra Roma. Il 27 ottobre si terrà nella stessa sede la “Giornata nazionale Appia Unesco”, dedicata al rapporto tra tutela e valorizzazione.
L’impegno per il patrimonio culturale è testimoniato, tra gli altri, dal progetto di restauro dei Bagni di Petriolo, nel territorio di Monticiano (Siena), promosso dal 2015 con UnipolSai. Raro esempio di complesso termale fortificato, l’area è oggi accessibile grazie a un intervento che unisce valore storico e finalità sociali. L’attenzione alla tutela diffusa ha portato nel 2011 alla creazione della “Lista rossa”, archivio nazionale che raccoglie segnalazioni di beni culturali a rischio. Oggi comprende circa 420 siti, alcuni dei quali recuperati o riaperti al pubblico, grazie al lavoro dei soci sul territorio.
Tra le azioni simboliche della storia dell’Associazione spicca anche il salvataggio di Villa Doria Pamphili a Roma. Quando nel 1962 si diffuse la notizia della possibile vendita al Belgio, Italia Nostra mobilitò istituzioni e cittadini, avviando una sottoscrizione popolare che portò, nel 1971, all’acquisizione pubblica di gran parte del complesso, oggi parco cittadino.
Nella sezione dedicata all’ambiente naturale, la mostra ricorda il parco urbano “Boscoincittà” di Milano. Sorto negli anni Settanta in un’area degradata e affidato a Italia Nostra dal Comune, è oggi un modello di forestazione urbana riconosciuto a livello internazionale, con 120 ettari di boschi, sentieri, orti e la Cascina San Romano, sede di attività educative e civiche.
“Attraverso questa mostra – dichiara il presidente di Italia Nostra, Edoardo Croci – intendiamo ripercorrere la storia e l’impegno di Italia Nostra nella tutela e valorizzazione del patrimonio storico, culturale, naturale e paesaggistico del nostro Paese. Un ruolo che oggi si rivela più che mai necessario, alla luce delle fragilità ambientali e territoriali che continuano a caratterizzare l’Italia: dal rischio climatico e idrogeologico alle frequenti aggressioni al territorio, che ne compromettono l’identità e la qualità. La mostra si inserisce nel programma delle celebrazioni per i settant’anni dell’Associazione, portato avanti con dedizione dalle oltre 200 sezioni attive in tutta Italia, che garantiscono una presenza capillare e una costante azione di presidio civico”.
Dal 28 al 30 ottobre, nella Sala Spadolini del ministero della Cultura, si svolgerà il congresso nazionale dei soci “L’Italia è ancora da salvare?”, tre giornate di confronto sulla tutela del patrimonio culturale e ambientale. I lavori si apriranno con la relazione di Edoardo Croci e proseguiranno con la tavola rotonda “La tutela del patrimonio culturale e del paesaggio: quali prospettive?”. Il congresso si concluderà con un dibattito sul patrimonio naturale e le conclusioni del presidente.
Durante l’incontro sarà presentato un estratto della mostra e un volume celebrativo pubblicato da Gangemi editore, che raccoglie cento casi di successo delle sezioni territoriali. Le celebrazioni proseguiranno il 25 novembre con la cerimonia di consegna del Premio nazionale Umberto Zanotti Bianco nella Sala Koch del Senato, riconoscimento attribuito a personalità e cittadini distintisi nella tutela del patrimonio culturale.
Fondata nel 1955 e riconosciuta con decreto del presidente della Repubblica nel 1958, Italia Nostra conta oggi circa diecimila soci e oltre duecento sezioni. Nei decenni ha contribuito alla creazione di parchi naturali e alla tutela dei centri storici, ha sostenuto la legge Galasso e promosso campagne come “Italia da salvare”, “Paesaggi sensibili” e la “Lista rossa”.