Come già proposto da Giuseppe Sangiorgi, su questo giornale online, vorrei rimarcare l’esigenza, da lui ben esposta, di avviare una seria fase di discussione su temi di interesse generale. Di seguito il link all’articolo citato: https://ildomaniditalia.eu/
Penso si debba avviare una proficua discussione sul tema: denatalita’.
Partendo dai dati statistici di Eurostat si può notare come l’Italia rischi di diventare un Paese per pochi adulti, in maggioranza in “pensione”.
Eurostat rileva che dagli attuali 60,6 milioni di abitanti, passeremo a 51,5 nel 2050 e nel 2080 a 39 mln.
L’Istat invece fornisce i dati delle nascite:
464 mila nel 2017
473 mila nel 2016
Il numero medio di figli per famiglia è del 1,34%.
Il confronto con gli altri Paesi europei è impietoso: Francia 1,92%, Svezia 1,85%, Irlanda 1,81%, R.U. 1,79%.
Ultimi Italia e Spagna (1,34%).
Un documento della BCE mostra “l’indice di dipendenza”, ossia il rapporto tra popolazione anziana e quella in età lavorativa, fra 50 anni il numero delle persone in pensione sarà del 60%.
Secondo le previsioni Istat la speranza di vita nel 2065 potrà arrivare ai 90 anni per le donne e 86 per gli uomini.
Come pagheremo le pensioni?
Dobbiamo tutti interrogarci sul futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. È un dovere farlo.
Perché i nostri giovani non “mettono su famiglia”?
Non serve avere la palla di cristallo, basta parlare con amici e parenti per capire che il problema principale si chiama: lavoro.
Se una coppia di giovani fatica a pagare l’affitto, il mutuo, le bollette, l’assicurazione e il bollo auto come può pensare di mettere al mondo, responsabilmente, uno o più figli?
Come può un giovane disoccupato o con lavori saltuari, senza una seria protezione sociale, diventare genitore?
La genitorialità responsabile non può essere tradotta in politica con bonus alla nascita o per i primi anni di vita del nascituro.
Occorre individuare serie politiche per la famiglia che supportino i neo genitori in tutte le fasi della vita a partire dal lavoro.
Papa Francesco in Amoris Laetitia al n. 82 scrive:<< l’insegnamento della Chiesa aiuta a vivere in maniera armoniosa e consapevole la comunione tra i coniugi, in tutte le sue dimensioni, insieme alla responsabilità generativa. Va riscoperto il messaggio dell’enciclica Humanpowe Vitae di Paolo VI, che sottolinea il bisogno di rispettare la dignità della persona nella valutazione morale dei metodi di regolazione della natalità>>. AL 82
Anche nella nostra bellissima e amatissima Costituzione è espressa all’art. 30 la funzione genitoriale: “è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli”.
In estrema sintesi la politica deve occuparsi più di lavoro, famiglia, dignità della persona e meno di selfie e slogan.
La neonata #retebianca ha l’obiettivo di mettere in rete persone volenterose in grado di trovare soluzioni idonee e concrete ai tanti problemi della nostra amata Italia