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Italiani all’estero, valori comuni e benefici fiscali per ripopolare l’Appennino

Roma, 19 nov. (askanews) – Una norma esistente ma dimenticata permette, ai pensionati percettori di pensione estera che vogliano trasferirsi nel Centro e Sud Italia, di godere di una flat tax al 7% per ben 10 anni. E’ quanto è stato ricordato oggi in Senato nel corso della conferenza stampa “Tornare in Italia conviene, dalla flat tax a una politica nazionale per il rientro”, a cui hanno partecipato il senatore Roberto Menia, Responsabile del Dipartimento italiani nel mondo di Fdi, Guido Castelli, senatore Fdi e Commissario straordinario per la Ricostruzione del Sisma 2016, e Giuseppe Stabile, vicesegretario del Consiglio generale degli italiani all’estero.

La conferenza stampa è stata occasione per fare il punto sulle misure adottate dal governo sulla grande questione degli italiani all’estero, e favorirne, per chi lo desidera, il loro ritorno in Italia.

Parlando delle nuove norme sulla cittadinanza per discendenza, Menia ha ricordato “il valore spirituale della cittadinanza legato a legame oggettivo e riconoscibile con l’Italia”. “Ci sono stati stati due emendamenti del gruppo Fdi che hanno portato due principi interessanti: uno, collegare il possesso della cittadinanza quando si viene per due anni in Italia con un rapporto di lavoro”, che è servito “a riportare la popolazione di origine italiana soprattutto verso quei borghi italiani che soffrono di spopolamento” perchè “miriamo a riportare in Italia gente con valori comuni per rendere compatibili” i nuovi arrivi “con la nostra società. E poi, ha proseguito il senatore di Fdi, “abbiamo approvato un” secondo “emendamento per i cittadini” di origine italiana “che possono ritornare” senza essere conteggiati nelle quote stabilite dal decreto flussi. “Chi proviene da Paesi di storica emigrazione italiana ha il diritto di rientrare in Italia restando al di fuori del decreto flussi”, ha rimarcato Menia.

Rispetto invece alla norma che garantisce benefici fiscali ai percettori di pensione estera che vogliano trasferirsi in umo dei Comuni del cosiddetto cratere sismico, il Commissario Castelli ha spiegato che “nelle mie funzioni rientra il compito prioritario di ricostruire le case che sono state danneggiate dalla sequenza sismica del 2016-2017. Però c’è anche il compito non secondario di mantenere una qualità del tessuto socio-economico corrispondente a tutto ciò che è si rende necessario per vivere quei luoghi. In questo senso abbiamo scoperto la norma” in questione, “che può essere di grande utilità anche per un territorio che, al pari dell’Italia, è afflitto da crisi demografica e che quindi potrebbe contare anche su questo neopopolamento garantito dalla scelta, libera ma stimolata da una convenienza economica, di quei pensionati percettori di pensione estera che potrebbero godere di una flat tax al 7% per ben 10 anni sui loro redditi stimolati e prodotti all’estero. È una norma – ha sottolineato Castelli – che esiste dal 2018 ma che in realtà è rimasta negletta, dimenticata, non applicata. Sono poche centinaia i casi di pensionati esteri che ne hanno in qualche modo beneficiato”.

“È un lavoro che parte dal cratere” sismico “ma”, applicandosi anche al cratere sismico aquilano e ai comuni del Sud, “incrocia quelle che sono le traiettorie mondiali della grande comunità degli italiani all’estero”, ha concluso il commissario alla Ricostruzione del Sisma 2016.

Secondo Giuseppe Stabile “i provvedimenti” per favorire il ritorno degli italiani all’estero “ci sono e sono tanti. Si tratta semplicemente di coordinarli, inserirli all’interno di un portale unico, di un canale che venga messo a disposizione della collettività, che parli quanto meno burocratese possibile”, in modo di provvedere alla “divulgazione” di questi strumenti “attraverso tutti i canali esteri di tutte le componenti del sistema Italia”. Insomma, ha concluso il vicesegretario del Consiglio generale degli italiani all’estero, “serve un repertorio, un quadro informativo, di tutti gli strumenti esistenti per tutti quelli che desiderano tornare”.