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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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Jovanotti: di fronte alla guerra rimango avvilito e impotente

Citt del Vaticano, 31 gen. (askanews) – “Nelle canzoni c’ spazio per le emozioni e i contenuti necessari. La canzone forse non pi un contenitore di informazione, ci sono altri contenitori pi rapidi, pi efficaci, per la canzone rimane uno strumento poetico e io credo nella forza dell’emozione, della poesia”, ha detto Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti, a margine della conferenza stampa in Vaticano per la presentazione della mostra ‘En route’, realizzata dalla Biblioteca Apostolica Vaticana in occasione del Giubileo 2025 parlando del ruolo della musica e degli artisti davanti alla guerra, in particolare al conflitto in Medioriente.

“Soprattutto credo anche nell’inadeguatezza nel mio caso personale di assumermi dei ruoli che non mi spettano perch sarei impreparato e quindi di fronte a tanta tragedia e di fronte a questa tragedia io non riesco ad essere altro che silenzioso, davvero, perch mi sento impreparato, non ho gli strumenti, talmente impensabile per me, inconcepibile l’idea che muoiano dei bambini che non riesco neanche a portare alla parola la tragedia che sento dentro da essere umano. E quindi questa cosa non riesco proprio ad affrontarla, c’ un materiale che ci metto le mani e mi sfugge, mi scotta, mi fa paura, evito con tutto me stesso di partecipare a un gioco di tifoserie e rimango uno spettatore avvilito, impotente, impreparato soprattutto, perch non rientra proprio nelle cose che io riesco a concepire” ha concluso Jovanotti che esce oggi col nuovo album “Il corpo umano vol. 1.