Roma, 17 set. (askanews) – “Un minuto di orgoglio, riflessione, determinazione, coraggio e apparente silenzio che subito dopo diventa forza per Charlie Kirk”. E’ quello chiesto da Matteo Salvini alla piazza di Ancona, nel corso di un’iniziativa per Francesco Aquaroli.
“Da mercoledì scorso – ha aggiunto – per me sono cambiate parecchie cose: c’era un ragazzo di 31 anni all’Università dello Utah che parlava ad altri ragazzi. Un marito, padre di due bimbi piccoli che esponeva le sue idee, la sua visione del mondo. Mentre parlava esponendo la forza delle sue idee qualcuno gli ha sparato al collo. Quello che mi ha scioccato non è solo il barbaro omicidio, il martirio del cristiano Kirk, quello che mi ha colpito e mi sta facendo riflettere è quello che è successo dopo, che mi ha fatto rabbrividire. Le reazioni senza pudore, vergogna, dignità di professori, pseudo-intellettuali, pseudo-giornalisti, presunti insegnanti che hanno riso e festeggiato. In televisione ci sono quelli che da sinistra pontificano che certe idee devono essere fermato ogni costo. Qualcuno sostiene che se la sia cercata. Aveva idee forti, idee che sono le vostre e le mie e per quello per qualcuno, anche in Italia, meritava di morire”.
“Cercano probabilmente di farci paura. Alle idee – ha detto ancora – si risponde con le idee, il minimo che dovrebbe unire tutti è che la violenza non risolve nulla. Quella morte, quel sacrificio, non può lasciarci indifferenti, non può passare come un episodio di cronaca nera. Rispondiamo con più forza, determinazione, coraggio, non mi fanno paura. Alla loro rabbia rispondiamo con il sorriso, alla cattiveria con il lavoro, all’odio con il coraggio, senza paura”.