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martedì, Febbraio 11, 2025
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Kyiv spiazza il Cremlino: energia e minerali rari nel paniere della pace.

I principali giacimenti si trovano all'interno dello Scudo ucraino. Di seguito proponiamo la seconda parte dell’articolo che l’autore, corrispondente di guerra, pubblica oggi su “La Ragione”.

[…] Coi due Nordstream knockout, chiudendo i rubinetti a Gazprom l’Ucraina ha di fatto riaffermato il suo ruolo unico di hub energetico europeo. Sviluppare e proteggere quel settore è un interesse fondamentale sia di Washington – che ha oggi la possibilità più unica che rara d’imporsi come leader nella vendita di LNG in Europa, scalciando nientemeno che il suo storico nemico e principale esportatore d’idrocarburi – che di Bruxelles, rinsaldando anche in tal senso il ponte euroatlantico.

Dopo le accuse mosse da Bratislava, alcuni giorni fa il Ministero degli Affari Esteri ucraino aveva convocato l’ambasciatore della Slovacchia per esprimere disappunto circa il fatto che «il primo ministro slovacco Robert Fico si sta comportando come un portavoce del Cremlino».

Allo stesso modo nei giorni seguenti è stata messa alle corde anche la sua spalla ungherese Viktor Orbán, evidenziando come Slovacchia e Ungheria siano parte dell’Ue e membri della Nato ma facciano il gioco del nemico dell’Europa e dell’Alleanza Atlantica.

Nel corso dei suoi oltre trenta pellegrinaggi a Kyiv, il senatore conservatore americano Lindsey Graham ha posto progressivamente la questione dell’accesso all’enormi ricchezze ucraine come interesse di fondamentale importanza per gli Stati Uniti d’America avvalorando in tal senso le stime effettuate dai ricercatori canadesi di SecDev, che valutano quel tesoro in circa 26 trilioni di dollari.

Secondo “Forbes” Kyiv ne controlla attualmente per circa 15 trilioni, perché i principali giacimenti si trovano all’interno dello Scudo ucraino e nelle zone di Volyn’, Podilsk, Kryvyj Rih, Kremenchuk e poi giù, fino al mar d’Azov.

Il ministro ucraino dell’Economia Yulia Svyrydenko ha affermato ieri che l’Ucraina possiede le più grandi riserve europee di litio, elemento indispensabile per muovere gl’interessi della new economy. Come ormai è ben noto, Kyiv ne possiede abbastanza da poterne spostare gli equilibri.

Mettendo sul tavolo anche il predominio sul mercato del gas Zelenskyj ha messo Putin sotto scacco, ritorcendogli contro quella che fino a poco tempo fa era la sua principale arma.

 

Fonte: La Ragione

Titolo originale: Terre rare ucraine sul piatto