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sabato, 2 Agosto, 2025
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La bella invasione di Roma

La città è piena di ragazze e ragazzi che riempiono strade e piazze. Viva gli invasori per la pace, anziché gli invasati per la guerra.

Generalmente la parola “invasione” evoca alla mente eventi violenti e bellicosi, con aggressioni e sopraffazioni. E di questi tempi purtroppo ne abbiamo dei tragici esempi quotidiani, con immagini che turbano anche gli animi più insensibili. Quelle invasioni provocano lesioni gravi e ferite inguaribili che segnanoper sempre la vita di intere comunità.

In questi giorni a Roma è invece in corso una bella invasione, di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù organizzata nell’ambito del Giubileo dei Giovani. Roma è piena di ragazze e ragazzi che riempiono strade e piazze, sia in centro che in periferia, con gli zaini in spalla, con i colori delle loro magliette e dei loro occhi,dai quali traspare quel sorriso che genera la speranza per un futuro migliore. È davvero una bella invasione, perché questi giovaniarrivano a Roma da paesi, storie e culture diverse per pregareinsieme a Papa Leone per la fine delle guerre. In un momento difficile per la pace in Europa e nel mondo questi ragazzi ci indicano la priorità e la strada da seguire, ma probabilmente la politica e le istituzioni non riusciranno a dare un seguito a questo appello e a questo grido di dolore.

La politica e la diplomazia internazionale non riescono più a far prevalere il dialogo ed il ragionamento sulle azioni da intraprendere, sul criterio che dovrebbe guidare le scelte delleclassi dirigenti alla guida dei diversi paesi del mondo. La liturgia della parola della scorsa domenica – nel brano tratto dal libro della Gènesi (18,20-32) su Sodoma e Gomorra – ci ha ricordato la risposta del Signore alla domanda rivoltagli da Abramo sulle sorti della città di Sodoma “Davvero sterminerai il giusto con l’empio?”. No, rispose il Signore, “non la distruggerò per riguardo a quei dieci…”. 

Ma oggi i “signori della guerra” non hanno riguardo per nessuno, neanche per i bambini colpevoli solo di essere nati nel posto sbagliato! Chi è causa diretta o indiretta delle guerre si sostituisce a Dio decidendo della vita e della morte di molte migliaia di persone, senza alcuna distinzione tra il giusto e l’empio come recitano le sacre Scritture. Quelle Scritture che al Cremlino non vanno di moda e che anche in Israele sono state dimenticate e tradite. Un grande peccato davanti a Dio e agli uomini!