Roma, 21 ott. (askanews) – Le corealizzazioni tra la quarantesima edizione del Romaeuropa Festival e la Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello proseguono con “La diva del Bataclan”, l’ultima creazione scritta e diretta da Gabriele Paolocà, tra i fondatori della compagnia VicoQuartoMazzini, che debutta in prima nazionale il 28 ottobre al Teatro Vascello a Roma, in una coproduzione tra Romaeuropa Festival, Cranpi, SCARTI Centro di produzione Teatrale d’Innovazione.
Lo spettacolo è un musical che scava nelle pieghe oscure di una società ossessionata dalla ricerca di fama e riscatto. Con le musiche di Fabio Antonelli, La diva del Bataclan racconta la storia di Audrey, una giovane donna disposta a tutto pur di sfuggire a una realtà che non sente sua. A darle corpo è la poliedrica artista e performer Claudia Marsicano, che interpreta una figura ambigua, che si reinventa come sopravvissuta agli attentati terroristici di Parigi del 2015, in un gioco pericoloso di finzione e realtà.
Dissacrante e provocatorio, lo spettacolo affronta il tema delle false vittime della strage parigina. Paolocà e Antonelli danno vita a un’allucinazione musicale che reinterpreta in forma scenica un fatto di cronaca, specchio degli abissi dell’umanità del ventunesimo secolo.
Gli attacchi del 13 novembre 2015 causarono la morte di 130 persone e il ferimento di altre 413. Il più sanguinoso si consumò all’interno del Bataclan, una delle sale concerto più importanti della città. I tragici eventi di Parigi sono stati tra i primi, di portata così grande, ad essere epicentro di un esplosione mediatica globale: dolore e solidarietà presero forma e voce nei social network, divenendo anche – nella contraddizione che segna il nostro presente – terreno d’invidia per la visibilità di coloro che si sono trovati al centro della tragedia.
Nel mondo di immagini e parole, che amplifica i drammi rendendoli spettacolo, ecco il terreno fertile per la nascita di “false vittime”, figure che hanno scelto di alimentare la propria visibilità appropriandosi del dolore altrui.
Nel desiderio di riscatto e disperazione, Audrey si immerge in un’identità costruita, sfidando la realtà e i suoi limiti, e si trasforma in una martire, la “Diva del Bataclan”. Una rocker (in riferimento alla band Eagles of Death Metal che si esibiva la sera della tragedia), pronta a trascinare il pubblico in un vortice dove ogni nota racconta il desiderio di reinventarsi e di scomparire, di essere visti a ogni costo.
Dopo il debutto del 28 ottobre, lo spettacolo andrà in scena anche il 29 e il 30 ottobre alle 21.