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lunedì, 20 Ottobre, 2025
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La frenata di Trump sui Tomahawk a Kiev (dopo la telefonata con Putin) aspettando Zelensky alla Casa Bianca



Roma, 16 ott. (askanews) – “Non possiamo impoverire il nostro Paese”. Così il presidente americano Donald Trump in merito ai missili Tomahawk richiesti dall’Ucraina per rispondere agli attacchi russi. Gli Usa, ha detto the Donald, non possono “esaurire” la propria riserva di missili, “anche noi – riporta Le Figarò – ne abbiamo bisogno, quindi non so cosa possiamo fare”.

La dichiarazione che suona come un passo indietro, arriva dopo il lungo colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin in cui è stato deciso un incontro tra i due leader a Budapest. Il presidente Donald Trump ha annunciato che intende incontrare il presidente russo Vladimir Putin a Budapest, in Ungheria, per discutere la fine della guerra in Ucraina. Riferendo alla stampa, il consigliere presidenziale russo, Yury Ushakov, ha precisato che il colloquio, durato quasi due ore e mezza, è stato “estremamente franco”, nel corso del quale Putin “ha fornito una valutazione dettagliata della situazione attuale, sottolineando l’interesse della Russia a raggiungere una soluzione politica e diplomatica pacifica” in Ucraina. Quindi, ha aggiunto, i due leader hanno discusso anche della possibile fornitura a Kiev dei missili Tomahawk e Putin ha ribadito che “non cambierebbero la situazione sul campo di battaglia, ma causerebbero danni importanti alle relazioni tra i nostri Paesi”.

Il vertice Russia-Stati Uniti in Ungheria potrà svolgersi una settimana dopo l’incontro tra i ministri degli Esteri di Mosca e Washington, previsto per la prossima settimana, ha dichiarato il primo ministro ungherese Viktor Orban.

Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà il presidente statunitense Donald Trump oggi, nel tentativo di ottenere i missili Tomahawk per l’Ucraina, nonostante gli avvertimenti di Mosca secondo cui una tale decisione rappresenterebbe un passo verso un nuovo livello di escalation. Trump ospiterà alla Casa Bianca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quarto faccia a faccia di quest’anno. Zelensky chiederà un inasprimento delle misure contro Mosca e continuerà a fare pressione per ottenere la vendita dei missili da crociera Tomahawk, che con una gittata di circa 1.600 km consentirebbero a Kiev di colpire obiettivi molto più profondi nel territorio russo. Secondo Zelensky, questi attacchi aumenterebbero la pressione su Mosca e spingerebbero Putin a negoziare seriamente.

Putin ha avvertito che l’invio dei Tomahawk all’Ucraina rappresenterebbe una “linea rossa”. Trump, prima del colloquio con Putin, si è mostrato determinato ma lasciando sempre un ampio margine di ambiguità: “Ne abbiamo molti, e lui (Zelensky) li vuole”, aveva detto martedì.

Secondo diversi esperti, la fornitura dei Tomahawk potrebbe richiedere anni tra consegna e addestramento. Ma Kiev ritiene che i missili a lungo raggio Tomahawk potrebbero cambiare il corso del conflitto. Lo ha dichiarato Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dall’altro lato, stamani, il direttore del Servizio di intelligence estero russo (Svr), Sergei Naryshkin ha ribadito che la Russia percepirà le possibili forniture di missili Tomahawk all’Ucraina come un’iniziativa ostile. Prima dell’incontro con Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver incontrato i rappresentanti del produttore americano dei sistemi missilistici Tomahawk e Patriot, richiesti da Kiev per difendersi dall’invasione russa.

“Abbiamo discusso della capacità produttiva dell’azienda Raytheon, delle possibili strade di cooperazione per rafforzare la difesa aerea e le capacità a lungo raggio dell’Ucraina, oltre che della prospettiva di una produzione congiunta ucraino-americana”, ha dichiarato Zelensky su Telegram. In un messaggio separato, Zelensky ha sottolineato di aver incontrato anche i rappresentanti di Lockheed Martin, altra azienda di difesa americana. “Ho discusso delle esigenze specifiche dell’Ucraina in termini di sistemi di difesa aerea e missili associati, nonché di aerei F-16”, ha affermato.