La libertà vincerà sempre sull’oppressione. Duro il comunicato varato a conclusione del vertice della NATO.

Un cyberattacco contro infrastrutture di un Paese alleato “può far scattare l’articolo 5 (sulla difesa collettiva, ndr) della NATO”, ha affermato il Segretario generale Jens Stoltenberg in conferenza stampa a Bruxelles, senza voler precisare “a che punto esatto (dell’attacco, ndr) questo avverrebbe”. Pubblichiamo di seguito il comunicato finale della riunione tenuta ieri dai membri della NATO (con la partecipazione anche di Finlandia, Svezia e Unione Europea).

Ci siamo incontrati oggi per discutere della più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica degli ultimi decenni.  Condanniamo con la massima fermezza l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, con l’assenso della Bielorussia. Chiediamo alla Russia di porre fine immediatamente all’offensiva militare, di ritirare tutte le sue forze dall’Ucraina e di tornare indietro dal percorso di aggressione che ha scelto. Questo attacco pianificato da tempo contro l’Ucraina, un paese indipendente, pacifico e democratico, è brutale, del tutto immotivato e ingiustificato.  Deploriamo la tragica perdita di vite umane, l’enorme sofferenza umana e le devastazioni causate dalle azioni della Russia. La pace nel continente europeo è stata fondamentalmente infranta.  Il mondo riterrà la Russia, così come la Bielorussia, responsabili delle loro azioni.  Chiediamo a tutti gli stati di condannare senza riserve questo attacco irragionevole. Nessuno dovrebbe farsi ingannare dalla raffica di bugie del governo russo.

Sulla Russia grava la piena responsabilità di questo conflitto. Ha rifiutato il percorso della diplomazia e del dialogo più volte offertogli dalla NATO e dagli Alleati. Ha sostanzialmente violato il diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite. Le azioni della Russia sono anche un flagrante rifiuto dei principi sanciti dall’Atto Costitutivo NATO-Russia. È la Russia che si è allontanata dai suoi impegni ai sensi dell’Atto. La decisione del presidente Putin di attaccare l’Ucraina è un terribile errore strategico, per il quale la Russia pagherà prezzi elevati, sia economicamente che politicamente, negli anni a venire. Sanzioni massicce e senza precedenti sono già state imposte alla Russia. La NATO continuerà a coordinarsi strettamente con le parti interessate e con altre organizzazioni internazionali, compresa l’UE. Su invito del Segretario generale, oggi hanno preso parte alla riunione la Finlandia, la Svezia e l’Unione Europea.

È piena la nostra solidarietà con il presidente, il parlamento e il governo dell’Ucraina democraticamente eletti e con il coraggioso popolo ucraino che difende in questo momento la propria patria. I nostri pensieri si rivolgono a tutti coloro che sono stati uccisi, ai feriti e agli sfollati a causa dell’aggressione russa, nonché alle loro famiglie. La NATO rimane impegnata a rispettare tutti i principi fondamentali che sono alla base della sicurezza europea, compreso quello che attesta come ogni nazione abbia il diritto di scegliere i propri sistemi di sicurezza. Continueremo a fornire supporto politico e pratico all’Ucraina, mentre essa continua a difendersi, invitando altri a fare lo stesso. Riaffermiamo il nostro fermo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti, comprese le sue acque territoriali. Questa posizione di principio non cambierà mai.

Alla luce delle azioni della Russia, trarremo tutte le necessarie conseguenze in ordine alla postura di deterrenza e difesa della NATO.  Gli alleati hanno tenuto consultazioni ai sensi dell’articolo 4 del Trattato di Washington.  Continueremo a prendere tutte le misure e le decisioni necessarie per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati. Abbiamo dispiegato forze aeree e terrestri difensive nella parte orientale dell’Alleanza e mezzi marittimi in tutta l’area della NATO. Abbiamo attivato i piani di difesa della NATO per prepararci a rispondere a varie emergenze e proteggere il territorio dell’Alleanza, anche ricorrendo alle nostre forze d’intervento. Stiamo ora allestendo nella parte orientale dell’Alleanza importanti ulteriori istallazioni difensive. Dispiegheremo tutte le forze necessarie per garantire una deterrenza e una difesa forti e credibili per l’intera l’Alleanza, ora e in futuro. Le nostre misure sono e restano preventive, proporzionate e non finalizzate ad escalation.

Ferreo è il nostro impegno a riguardo dell’articolo 5 del Trattato di Washington. Siamo uniti per proteggere e difendere tutti gli alleati. La libertà vincerà sempre sull’oppressione.

 

[Traduzione a cura della redazione de “Il Domani d’Italia]