Milano, 31 mar. (askanews) – Fondazione ICA Milano presenta la mostra Wonders of the Modern World, a cura di Pier Paolo Tamburelli e Anna Livia Friel, con fotografie e video di Giovanna Silva e Giulio Squillacciotti e una installazione sonora di Nicola Ratti.
L’esposizione, aperta gratuitamente al pubblico fino all’11 luglio 2025, esplora otto “meraviglie del mondo moderno”, edifici e paesaggi in cui grandi masse di persone si ritrovano per celebrare rituali collettivi: la Grande Moschea di Touba durante la celebrazione del Grand Magal, le grotte di Batu a Kuala Lumpur durante la festa di Thaipusam, il santuario cattolico di Fatima, i volti di presidenti scolpiti nel monte Rushmore in South Dakota, la grande fiera che ospita l’Oktoberfest di Monaco di Baviera, il Sambodromo di Rio de Janeiro durante il Carnevale, la Basilica di Notre Dame de la Paix costruita come copia di San Pietro a Yamoussoukro negli anni ’80 ed il monumento Cronaca della Georgia a Tbilisi.
Pier Paolo Tamburelli, co-curatore della mostra, la racconta ad Askanews: “La mostra Wonders of the Modern World presenta 8 casi di edifici in varie parti del mondo, sono sempre edifici molto grandi, molto difficili da spiegare in termini puramente funzionali, spesso legati a dei grandi rituali e che hanno un’esplicita intenzione monumentale”.
Prosegue la co-curatrice Anna Livia Friel: “Abbiamo prodotto disegni, fotografie e video che sono esposti in mostra insieme a dei modelli architettonici. Nei video vediamo questi spazi popolati dai rituali e dalle attivit che animano le architetture mentre i modelli raccontano un po’ la grammatica spaziale in un modo anche piuttosto astratto senza entrare eccessivamente in dettagli iperrealistici. Ci piace anche che tutti questi elementi galleggino un po’ in uno spazio semi-buio e questa stata una delle idee allestitive che hanno costruito la mostra fino dall’inizio”.
La mostra nasce da una ricerca condotta dal dipartimento Gestaltungslehre and Design dell’Universit Tecnica di Vienna, che viene presentata per la prima volta al pubblico e che spiega Tamburelli: “Quello che succede che a un certo momento con il Modernismo questo campo di ricerca viene abbandonato. Quindi sono architetti meno talentuosi che operano a livello intellettuale meno sofisticato che danno le risposte ad un bisogno che comunque nella societ, nelle diverse societ sparse per il mondo rimane. Negli ultimi 200 anni l’architettura non si occupata di queste cose e nonostante questo ne sono stati costruiti edifici di questo tipo, edifici che noi tendiamo ad associare ad un’et molto pi antica, molto arcaica e che invece esistono anche nel mondo contemporaneo e che noi riteniamo utile andare a vedere. Questo non vuol dire che siano edifici molto belli o sempre convincenti, ma sono talmente tanti e talmente grandi che forse a questo punto l’architettura contemporanea dovrebbe prestare un po’ di attenzione a queste cose”.
Il percorso espositivo si apre con tre grandi fotografie di Giovanna Silva mentre, in un ambiente in penombra, emergono otto modelli architettonici in vetro colorato, realizzati in scala 1:750 e illuminati dall’interno. I modelli offrono una rappresentazione astratta dei complessi architettonici. Otto sequenze video di dimensioni ridotte, illustrano singoli complessi monumentali. Le riprese, realizzate da Giovanna Silva, mostrano il movimento della folla in spazi architettonici volutamente fissi e monumentali. Un film di Giulio Squillacciotti propone una visione unitaria delle meraviglie, intrecciando i diversi scenari in un racconto continuo. L’installazione sonora di Nicola Ratti completa il percorso espositivo, restituendo l’esperienza acustica dei gesti e dei movimenti nello spazio.
Il Forum di Cultura Austriaco di Milano ha supportato la realizzazione della mostra e Finstral Gmbh e KME Group hanno supportato la produzione dei modelli.
Contestualmente alla mostra Wonders of the Modern World inaugurano negli spazi di Fondazione ICA Milano altre due mostre: The Lightness of Things del designer Jasper Morrison, a cura di Alberto Salvadori e ROAD RUNNER, mostra di Cemile Sahin, a cura di Chiara Nuzzi.
ICA Milano ringrazia Banca Intesa Sanpaolo, sponsor ufficiale della Fondazione e Valsoia per il supporto alla programmazione e alle attivit di ICA Milano.