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mercoledì, 3 Settembre, 2025
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La Parata della Vittoria, Xi Jinping con Putin e Kim. Pechino mostra la potenza politica e militare

Roma, 3 set. (askanews) – La Cina ha ospitato 26 leader mondiali per una grande parata militare in Piazza Tiananmen, che ha celebrato oggi l’80mo anniversario della fine della seconda guerra mondiale, con a vittoria sul Giappone. La parata – iniziata alle 9 del mattino e durata quasi 90 minuti – è stata una vetrina della crescente forza militare cinese, ma anche come un tentativo di Pechino di consolidare il suo status di leadership politica globale e di mostrare il suo crescente peso diplomatico.

Nel discorso di apertura, il presidente Xi Jinping ha affermato che il mondo si trova nuovamente a scegliere “tra la pace e la guerra” e che il popolo cinese “si schiera fermamente dalla parte giusta della storia e del progresso della civiltà umana”. Ha inoltre esaltato il suo Paese “forte e autosufficiente”, affermando che la Cina “non tiene la violenza”.

Xi ha perscorso il tappeto rosso verso la tribuna con il presidente russo Vladimir Putin alla sua destra e il leader nordcoreano Kim Jong-un alla sua sinistra. I tre sono stati visti sorridere e parlare. E’ stata la prima volta che Kim, Xi e Putin – considerati tutti rivali degli Stati uniti – si riunivano nello stesso luogo e questo ha inviato un segnale sinistro a Washington, tanto che che il presidfente Usa in un acido post sul suo social network, Truth, ha accusato i tre di “complottare” contro gli Stati uniti.

E’ stata anche la prima volta che Kim, arrivato a Pechino martedì in treno, partecipava a un importante evento multilaterale.

Tra i 26 leader mondiali c’erano molti esponenti di Asia centrale e sud-orientale, segno della crescente influenza globale di Pechino. Tra gli altri leader presenti, anche il presidente indonesiano Prabowo Subianto e il primo ministro malese Anwar Ibrahim. Prabowo aveva inizialmente annullato il viaggio in Cina a causa delle proteste interne, ma martedì ha annunciato la sua presenza alla parata. Presente anche il presidente bielorusso Alksandr Lukashenko e il presidente serbo Aleksandar Vucic. Dall’Unione europea ha presenziato solo il primo ministro slovacco Robert Fico.

La parata ha offerto l’occasione di mostrare la potenza militare cinese, con migliaia di soldati che hanno marciato in piazza Tiananmen e l’Esercito popolare di liberazione che ha esibito alcune delle sue tecnologie militari più recenti, mai viste prima dal pubblico.

Nel suo discorso, Xi hainvitato ufficiali e soldati ad “accelerare la costruzione di un esercito di livello mondiale” per salvaguardare “con fermezza la sovranità nazionale”.

La parata ha coinvolto formazioni di varie branche militari – inclusi Esercito, Marina, Aeronautica, Forza di supporto logistico congiunto e Forza ,issilistica – oltre a nuove unità come la Forza zerospaziale.

Un momento chiave è stato il debutto del DF-61, ritenuto il più avanzato missile balistico intercontinentale cinese dopo il DF-41, destinato a potenziare le operazioni a lungo raggio della Forza Missilistica del PLA.

Ha fatto il suo esordio anche il JL-3, un nuovo missile balistico lanciato da sottomarino di terza generazione e a raggio intercontinentale, cruciale per la deterrenza nucleare marittima cinese.

Nella sua più grande esposizione di droni armati, presentato il GJ-11, un velivolo da combattimento senza equipaggio progettato per attacchi di precisione e missioni di ricognizione aerea. Ha un design stealth ad ala volante senza coda e due baie interne per le armi.

In mostra anche il lanciarazzi multiplo PHL-16, noto anche come PCL-191, descritto come la versione cinese del sistema Himars statunitense acquistato da Taiwan. lungo raggio.

Presenti anche molte armi nucleari, nonostante la Forza Missilistica del PLA – che gestisce l’arsenale nucleare cinese – sia stata di recente oggetto della campagna anticorruzione di Xi. Alla parata è comparso anche il DF-31BJ, la più recente variante terra-aria del missile balistico intercontinentale a combustibile solido DF-31. Si ritiene sia un aggiornamento del DF-31AG, finora la versione più avanzata della serie, con una gittata operativa di oltre 11.200 km e testato a settembre dello scorso anno – il primo test nucleare cinese in 44 anni.