22.5 C
Roma
martedì, 7 Ottobre, 2025
HomeVideoNewsLa ricetta di Richard Gere: "Pazienza, lavoro su di s e inclusione"

La ricetta di Richard Gere: “Pazienza, lavoro su di s e inclusione”

Roma, 7 ott. (askanews) – ” difficile cambiare il mondo ma si pu lavorare su s stessi” dice Richard Gere, parlando della sua filosofia di vita e del documentario “Dalai Lama – La saggezza della felicit” (Wisdom of Happiness), nei cinema italiani il 6, 7 e 8 ottobre (con Wanted), di cui produttore esecutivo con Oren Moverman (regia di Barbara Miller e Philip Delaquis).

Un film realizzato per il novantesimo compleanno del leader spirituale, e portato in diversi festival, in cui il Dalai Lama, come un amico, condivide la sua saggezza e la sua ricetta per la felicit, mescolando le antiche tradizioni del buddhismo tibetano, la sua storia e riflessioni sul mondo di oggi. Un invito a tornare alla radici, alla pace, alla contemplazione della natura che stiamo distruggendo, all’amore per s stessi e per gli altri come dice Gere, da anni buddista.

“La via il buddismo – spiega – quando si incontra qualcuno come il Dalai Lama, qualcuno che ha lavorato cos tanto su s stesso nel corso di molte vite ed cos semplice in quello che dice, capisci che una possibilit che tutti noi potremmo vivere. E se avessimo una comunit di persone che si impegnano, con questo tipo di mente e cuore, allora come cambierebbe il mondo intero!”.

Richard Gere, da anni attivista impegnato nella causa tibetana invita ad agire davanti a quanto sta accadendo nel mondo: “Dobbiamo assumerci la responsabilit. Li abbiamo eletti noi certi leader – afferma – gli ungheresi hanno eletto Orban. Abbiamo commesso l’enorme errore di eleggere questo uomo molto strano, molto bizzarro che Trump in America. Quindi penso che sia un invito a rimanere coinvolti, a sapere bene chi sono i leader che scegliamo”.

“Siamo tutti fratelli e sorelle – aggiunge, pensando alle guerre – abbiamo cibo a sufficienza per sfamare tutti su questo Pianeta, possiamo garantire assistenza sanitaria e istruzione a tutti, ma siamo diventati cos egocentrici e cos presi da noi stessi che l’estremo di questo atteggiamento l’incredibile avidit che vediamo oggi nei multimiliardari, mentre proprio accanto a loro vivono persone povere”.

Nel film si parla dell’uomo di oggi che si sente sempre pi solo e fragile. ” cos – dice l’attore 76enne – ma le persone devono parlare dal profondo del loro cuore e della loro mente. Tutti hanno paura, tutti sono insicuri e hanno dei problemi e questo un dato di fatto della condizione umana, ma possiamo anche accedere al lato migliore di noi, che inclusivo e vede che siamo interconnessi, tutti. Non c’ nessuno escluso dal sentimento di compassione e amore del Dalai Lama, dovremmo creare una societ di questo tipo”.

E sulla sua ricetta per la felicit, non ha dubbi: “La pazienza, davvero importante. Semplice pazienza, ma con un cuore aperto, per ascoltare, non per saltare a conclusioni affrettate. Io ho una tecnica semplice che significa molto per me e la condivido: ogni volta che entri in una stanza non importa se c’ una persona, cento, mille, se ci sono animali o altre cose, coinvolgi tutti quelli che sono nella stanza e silenziosamente, dal tuo cuore, digli: ‘Ti auguro felicit’. Questo ha un effetto enorme su di te, ma anche sull’atmosfera di tutta la stanza”.