Roma, 26 nov. (askanews) – Un faccia a faccia non c’è mai stato, da quando la premier Giorgia Meloni è entrata a Palazzo Chigi e la segretaria Elly Schlein ha vinto le primarie del Pd. Qualche scontro su alcuni temi chiave in Parlamento, anche molto vivaci, ma un confronto che spaziasse sui diversi dossier sul tavolo mai. In un momento in cui le priorità del governo sono premierato e modifica della legge elettorale, chissà se l’occasione della festa di Fratelli d’Italia di Atreju sarà la volta buona.
L’invito a partecipare da Fdi è arrivato a tutti i leader dell’opposizione ma la segretaria Dem, secondo quanto riferito, ha posto una condizione che suona così: andrò se ci sarà un confronto con Meloni.
Al momento, a risponderle è il responsabile organizzazione del partito Giovanni Donzelli: “Se va bene a tutti, visto che stiamo invitando tutti i leader dell’opposizione e hanno già quasi tutti accettato, porterò questa proposta a Giorgia Meloni e deciderà lei. L’unica cosa che ci interessa è non mancare di rispetto agli altri leader dei partiti di opposizione che hanno dato disponibilità senza porre alcuna condizione”. Sapendo bene che il confronto Tv in vista del voto europeo, che era previsto nel salotto di Vespa, era saltato dopo che era stato “impallinato” proprio dal campo del centrosinistra, M5S in testa. Il presidente Cinque Stelle Giuseppe Conte la spiegava così in un post: “Il confronto tv che Meloni e Schlein hanno apparecchiato da mesi in Rai è stato giudicato lesivo della parità di trattamento rispetto alle altre forze politiche…Con una legge elettorale che prevede un sistema proporzionale puro, per cui ogni forza politica corre per sé, questo confronto mirava a polarizzare il voto, a scapito di tutte le altre proposte politiche. Insomma si è provato a ingannare gli elettori. Spiace che ci sia stato bisogno di una pronuncia dell’Agcom a tutela della libera e completa informazione dei cittadini”, concludeva Conte invitando Meloni a un confronto anche con gli altri leader.
Il balletto tra le due dura da tempo. Durante la conferenza stampa di fine 2024, la presidente del Consiglio aveva affermato di ritenere “normale e giusto” un confronto “con il leader dell’opposizione prima della campagna elettorale” delle Europee. Invito accolto, pochi giorni dopo, da Schlein durante il ‘conclave’ Dem nel Park hotel ai Cappuccini a Gubbio, quando era stato spiegato ai cronisti che si erano avviate interlocuzioni tra i rispettivi staff. Poi però, come detto, l’ipotesi non si era concretizzata.
L’occasione che si presenta ora è diversa. La lunga tornata delle amministrative è stata archiaviata: dentro le coalizioni è il momento delle riflessioni e dei calcoli in vista delle Politiche del 2027.

