La tabella che rileva la perdita di radici del pd

Vedremo stasera l’esito di questa battaglia condotta senza entusiasmo e vigoria.

Lo scrutinio a tarda sera ci dirà chi ha vinto le primarie. Intanto possiamo tirare le somme di una competizione che solo nelle ultime battute ha dato l’idea di elevarsi leggermente sulla monotonia e la ripetitività di un fac-simile di propaganda. Molti osservatori hanno messo in evidenza la povertà di un dibattito giocato fondamentalmente sulla necessità di cambiare registro dopo la clamorosa sconfitta del 4 marzo.

Sotto traccia, però, si coglie la novità di un partito che rinnega le sue origini, troncando le radici di un albero bisognoso di molte cure. Si va oltre il desiderio di voltare pagina, archiviando l’esperienza di Matteo Renzi o facendone un uso di mera propaganda elettorale; si va oltre perché, a parte Renzi, quel che si può notare è proprio l’annuncio di una novità purchessia, lontana dal disegno del 2007, e perciò disancorata dal recente passato.

Abbiamo provato a comporre una tabella di 31 parole-chiave che ricorronono nelle mozioni di Martina, Giachetti e Zingaretti. Non sono l’illustrazione immediata delle singole piattaforme, ma aiutano a capirne l’indirizzo di fondo. Forniscono, insomma, i dati grezzi per una più approfondita analisi dei testi. Dal numero delle citazioni si ricava, in via tendenziale, la premura riposta dai candidati su un determinato tema. Non sarà un caso, ad esempio, se alla voce “cattolici” vi siano soltanto due richiami sul lato di Zingaretti e nulla su quello di Martina e Giachetti.

Ciò che sorprende, tuttavia, è la latitanza di qualsiasi attenzione al gruppo di parole evocative della storia pur breve del Pd, vale a dire alle cinque – Alternativa democratica, Vocazione maggioritaria, Ulivo, Orvieto e Lingotto – che più ci riportano con la
mente al travaglio delle sue evoluzioni. È come se il Pd, attraverso i discorsi dei tre candidati alla segreteria nazionale, avesse buttato via la sua carta d’identità. Dietro questo gesto, disvelato dal  lessico delle mozioni, non fa capolino una proposta organica di altro segno. Siamo alla cancellazione dei dati anagrafici, senza indicare quale possa essere il ridisegno della propria connotazione ideale e politica.

Vedremo stasera l’esito di questa battaglia condotta senza entusiasmo e vigoria. È probabile che vinca Zingaretti e con lui, pertanto, si affermi la volontà di ricostruire la sinistra. In questo caso sarebbe interessante conoscere almeno- non dopo ma prima – il tratto essenziale di tale sinistra che s’intende rinnovare attraverso il rito solenne delle primarie. Invece siamo di fronte, nel migliore dei casi, a una semplice evocazione: il desiderio e la speranza hanno la meglio sul realismo e la concretezza di una politica che faccia risplendere il senso di responsabilità di una nuova classe dirigente. Alla fine, se resta l’impressione di un partito  in preda alla vaghezza di proposta politica, difficilmente l’ombra del declino potrebbe accorciare la sua sagoma inquietante.

Martina Giachetti Zingaretti
Sinistra 9 19 13
Centro-Sinistra 4 2 5
Populismo 2 13 2
Sovranismo 1 3 1
Riformismo 10 2 9
Europa 12 16 48
Liberismo 2 3 2
Cattolici 0 0 2
Alternativa Democratica 0 0 0
Vocazione Maggioritaria 0 0 0
Ulivo 0 0 0
Orvieto 0 0 0
Lingotto 0 0 0
Futuro 12 26 16
Radicale 9 2 1
Giustizia 5 0 3
Legalità 3 1 6
Corruzione 0 0 0
Giustizialismo 1 0 0
ricchezza 2 2 10
benessere 3 3 6
economia 6 6 21
Italia 42 62 114
Alleanza 2 1 17
Destra 4 2 7
Lega 18 11 28
M5S 4 1 3
Libertà 5 5 17
Istruzioni 9 8 8
Pensioni 1 0 6
Reddito di Cittadinanza 1 5 1
Zingaretti pagine 44 caratteri 154992
Martina pagine 28 caratteri 58725
Giachetti pagine 27 caratteri 94652