Johannesburg, 22 nov. (askanews) – L’Unione europea costretta a rincorrere, ancora una volta, Donald Trump sull’Ucraina e non può che accodarsi sulla proposta Usa, tentando però di mettere dei “paletti”. E’ questa, in sostanza, la linea emersa a margine del G20 di Johannesburg, dove il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen hanno convocato una riunione dei cosiddetti “volenterosi”.
Al tavolo erano presenti tredici invitati: oltre a Costa e von der Leyen c’erano il primo ministro canadese Mark Carney, il presidente finlandese Alexander Stubb, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro irlandese Micheal Martin, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la premier giapponese Sanae Takaichi, il primo ministro olandese Dick Schoof, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, quello britannico Keir Starmer, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre.
Nella dichiarazione che è stata approvata dai leader presenti, si dice che vengono accolti “con favore i continui sforzi degli Stati Uniti per portare la pace in Ucraina” e si dà atto del fatto che “la bozza iniziale del piano in 28 punti include elementi importanti che saranno essenziali per una pace giusta e duratura”. Essa, però, è “una base che richiederà ulteriore lavoro”.
Detto questo, i “volenterosi” cercano però di fissare qualche ‘paletto’ per limitare i danni. Dunque, scrivono, “siamo pronti a impegnarci per garantire che una pace futura sia sostenibile” ma “siamo chiari sul principio che i confini non devono essere modificati con la forza”. I leader si dicono “inoltre preoccupati per le limitazioni proposte alle forze armate ucraine, che renderebbero l’Ucraina vulnerabile a futuri attacchi”.
Non piace, poi, il fatto che la proposta americana passi, sostanzialmente, sulla testa degli europei. Quindi – chiariscono – “l’attuazione degli elementi relativi all’Unione Europea e alla Nato richiederebbe il consenso rispettivamente dei membri dell’Ue e della Nato”.
Detto questo, nella dichiarazione viene ribadita “la forza del nostro continuo sostegno all’Ucraina” con l’impegno di continuare a “collaborare strettamente con l’Ucraina e gli Stati Uniti”. Già per lunedì, a Luanda, in Angola, è previsto un vertice dei membri dell’Ue, a margine del summit con l’Unione africana.

