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sabato, 14 Giugno, 2025
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La Voce del Popolo | Senza il centro non si va da nessuna parte

Tra astensione e polarizzazione, la sinistra ignora la legge fondamentale della politica italiana: senza il centro si perde, anche se si continua a dileggiarlo. Un’analisi stringente dopo il voto sui referendum.

Il vuoto al centro premia sempre la destra

Sarà il caso che il Pd rifletta, e rifletta bene, sull’esito (mancato) dei referendum di domenica e lunedì scorsi. Perché essi svelano una delle leggi fondamentali della politica italiana. E cioè il fatto che in uno scontro tra destra e sinistra, senza niente e nessuno nel mezzo, è quasi sempre la destra che vince.

Certo, anche la Meloni avrebbe di che riflettere. Poiché i numeri – quelli mancanti – sono largamente dalle sue parti e il partito dell’astensione ha potuto indossare le penne del pavone. Ma a parte ogni considerazione di etica politica ed elettorale l’appello all’astensione rivela un’attitudine non propriamente da uomo o donna di Stato. E come tutte le astuzie, anche questa rischia di trovarsi a lungo andare con il fiato corto.

 

Dileggiare il centro non porta lontano

Ma i tormenti dell’opposizione sono di più, e più acuti. Essi rivelano un’attitudine alla radicalizzazione che non promette nulla di buono. Né al paese, né tantomeno alla sinistra. Si può continuare a dileggiare il centro, vittima soprattutto di se stesso, dei propri errori tenaci e dei propri personaggi un po’ attempati. Ma senza quel pezzo di elettorato non si va da nessuna parte. Come per l’appunto ci ricordano i numeri di appena pochi giorni fa.

Agli albori della seconda Repubblica Francesco Cossiga affidava a uno scioglilingua il senso delle sue ultime scorribande da presidente emerito: “La sinistra batte la destra, solo il centro batte la sinistra”. Trascorsi un bel po’ d’anni scopriamo che è vero l’esatto contrario. Forse i nuovi leader del Pd dovrebbe tenerne maggior conto.

Fonte: La Voce del Popolo – 12 giugno 2025

Articolo qui riproposto per gentile concessione dell’autore e del direttore del settimanale della Diocesi di Brescia