In base al rapporto di collaborazione tra le due testate, Il Domani d’Italia e Orbisphera, pubblichiamo il testo integrale dell’editoriale di Antonio Gaspari, direttore di Orbisphera.
Viviamo tempi molto duri. Mai, in tempi recenti, il pianeta era stato colpito da una crisi sanitaria ed economica di proporzioni così gravi.
Impressiona, soprattutto, la condizione di incertezza presente e futura.
Ma nonostante tutto, a fianco di questa condizione di forzato isolamento, attività sociali ridotte, economia in crisi e strutture sanitarie al collasso, è nato e sta crescendo un mondo nuovo, le cui prospettive fanno sperare in una nuova fase di sviluppo dell’umanità.
Siamo in presenza di una combinazione di leader politici sensibili ai richiami di Papa Francesco e orientati alle encicliche sociali Laudato si’ e Fratelli tutti che, solo pochi anni, fa sarebbe stata impensabile.
Joe Biden, presidente USA; Moon Jae-in, presidente della Corea del Sud; Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea; Giuseppe Conte e Sergio Mattarella, rispettivamente presidente del Consiglio e presidente della Repubblica italiana, sono tutti di fede cattolica.
Insieme a loro, numerosi altri capi di Stato si sono dichiarati totalmente d’accordo con quanto indicato da Papa Francesco nelle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti.
Per trovare una simile combinazione di vertici politici uniti da una visione condivisa bisogna tornare alla fine della Seconda Guerra Mondiale, con Robert Schuman, Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi.
Il progetto – allora – era l’Europa unita. E il programma di sviluppo era il “Piano Marshall”, che prevedeva la ricostruzione del continente europeo devastato dalla guerra.
Il progetto – oggi –, a 75 anni di distanza dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, prevede un piano di investimenti per la rinascita dell’Europa e del mondo di dimensioni mai viste nella storia.
Il Piano Marshall ammontava a circa 13 miliardi di dollari.
Il 27 maggio la Commissione europea ha approvato un programma di investimenti di 750 miliardi di Euro in aggiunta al quadro finanziario pluriennale. Il totale degli investimenti che tale pacchetto di misure potrebbe generare ammonta a 3.100 miliardi di Euro.
Negli Stati Uniti la nuova amministrazione guidata da Joe Biden prevede un piano di investimenti di 2 trilioni di dollari (vale a dire 2 miliardi di miliardi) per decarbonizzare l’intero Paese.
In questo contesto, per la prima volta nella storia, entra da protagonista la Cina, che sta investendo circa 1.000 miliardi di dollari nella “Nuova via della seta”, un progetto che prevede lo sviluppo infrastrutturale delle rotte commerciali che collegano l’Asia con l’Europa e con l’Africa.
In termini economici, le encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti propongono un modello che rigetta le peggiori espressioni del neocapitalismo utilitarista e speculativo.
Secondo Papa Francesco, «il denaro deve servire e non governare» e il compito degli imprenditori dev’essere quello di generare opportunità di lavoro. Bisogna inoltre favorire e proteggere l’economia reale, limitare al massimo le attività finanziarie speculative, far prevalere la cultura del dono e cancellare la cultura dello scarto.
Il Pontefice propone una nuova prospettiva di sviluppo dove la giustizia sociale e la crescita economica vanno di pari passo con la difesa dell’ambiente.
Papa Francesco non si accontenta di sconfiggere le vecchie e nuove schiavitù; non ritiene sufficiente garantire i diritti umani contenuti nella Dichiarazione Universale del 1948. Bergoglio va oltre i “Dieci Comandamenti” e propone le “Beatitudini”, testimonia il Vangelo, sogna la realizzazione di una civiltà dell’amore fondata sulla fratellanza.
E chissà che una volta superata l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, il mondo non possa incamminarsi lungo la strada indicata dal Papa…
Noi ci speriamo!