Roma, 29 ott. (askanews) – Sul lavoro, nei passati tre anni il governo è riuscito ad operare “una totale inversione di marcia, che ha trasformato anni di politica assistenzialistica e di mancato ingresso al mercato del lavoro in politiche di formazione finalizzate all’inserimento lavorativo e all’accrescimento professionale. Istituendo tra l’altro, anche l’assegno di inclusione”. Lo ha rilevato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone durante la sessione di interrogazioni a risposta immediata alla Camera.
“Con la legge di bilancio del 2025 sono stati rivisti verso l’alto i requisiti e economici di accesso ampliando la platea dei nuclei familiari. Inoltre, sono stati incrementati gli importi riconosciuti ai beneficiari che attualmente ammontano un valore medio a 669 euro mensili. Con la manovra di bilancio 2026 – ha proseguito – abbiamo introdotto ulteriori modalità di erogazione più favorevoli per i destinatari della misura”.
Inoltre, “il rilancio dell’occupazione del Mezzogiorno rappresenta una priorità strategica dell’azione di governo e del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. I dati Istat del 12 settembre scorso – ha rivendicato Calderone – delineano una crescita dei livelli occupazionali su tutto il territorio italiano con una performance positiva dei dati che riguardano le regioni del Sud, dove si registra un incremento occupazionale significativo e accompagnato da una riduzione del tasso di inattività importante”.
Tutto questo “conferma e incoraggia il cambio di paradigma fortemente voluto dal governo, perché per anni con strumenti come il Reddito di cittadinanza si è alimentata una logica assistenzialista che ha finito per scoraggiare l’ingresso nel mondo del lavoro, senza affrontare le criticità strutturali del Sud. Abbiamo cancellato il reddito ma istituito misure più efficaci e, voglio ribadire, sostenibili di inclusione sociale e attivazione lavorativa, meglio controllate e sicuramente indirizzate a chi è veramente in condizione di aver bisogno di sostegno”.
Inoltre l’azione di governo prevede “incentivi alle imprese che assumono. Questo è il nostro obiettivo. Assieme alla realizzazione dei settori strategici del Sud come il turismo e l’agroalimentare. Non assistenzialismo – ha ribadito Calderone – ma investimenti produttivi e opportunità di lavoro vero. Commentiamo anche i dati positivi della Regione Campania, dove dall’inizio del mandato governativo vi è un aumento sensibile (dell’occupazione) in tutte le fasce di età, soprattutto anche un aumento del livello di occupazione di giovani e donne, con invece un abbassamento del tasso di disoccupazione generale e un aumento dell’inclusione lavorativa dei ‘Neet'” (i giovani che non lavorano e non seguono alcuna attività di istruzione/formazione). (fonte immagine: Camera TV).

