Mantova, 27 nov. (askanews) – Dal 2025, Levoni diventata Societ Benefit, formalizzando un percorso in cui qualit, responsabilit e attenzione al bene comune entrano stabilmente nel modello di business. Un passaggio naturale per un’azienda che da oltre un secolo unisce tradizione gastronomica e cura del territorio, come spiegato da Daria Levoni, A.D e Responsabile di Impatto di Levoni S.p.A. Societ Benefit: “Ci occupiamo quindi di ambiente e lo stiamo facendo in una maniera molto pratica. Per esempio, risparmiando acqua. In questi ultimi 10 anni abbiamo diminuito il nostro impatto del 50%, pur continuando ad aumentare la produzione dei nostri salumi tradizionali. Lo stiamo facendo implementando il fotovoltaico sulle nostre strutture e cercando di utilizzare anche energia con la cogenerazione”.
Questa evoluzione prende forma mentre l’azienda si prepara a celebrare 115 anni di attivit, confermando un legame profondo tra tradizione, responsabilit e futuro. Gli obiettivi e i progetti saranno sviluppati lungo tre direttrici (ambientale, sociale e di governance) in continuit con i valori che guidano l’azienda e coerenti con gli obiettivi europei.
“La cosa pi importante, per quanto riguarda le persone, la societ, proprio perch parliamo di beneficio comune, un loro coinvolgimento. Un coinvolgimento che deve portare queste persone a vedere il mondo in una maniera diversa, ed aumentare la consapevolezza rispetto a queste problematiche ESG” ha continuato Levoni.
L’impegno si traduce in interventi su efficienza energetica, uso responsabile delle risorse, gestione idrica e valorizzazione dei sottoprodotti, con traguardi progressivi lungo tutta la filiera. Parallelamente, Levoni rafforza il lavoro dedicato a persone e comunit, evolvendo il welfare aziendale, sostenendo il territorio e investendo nella formazione come leva di crescita condivisa.
“E’ nel DNA dell’azienda avere questo interesse specifico per i temi ESG, per l’ambiente e per le persone. Il fatto di diventare benefit ci ha permesso di esplicitare questo nostro interesse, e soprattutto ci ha dato regole, ci ha dato una visibilit diversa e la possibilit di confrontarsi con altre aziende che vogliono fare lo stesso percorso. In questo caso fondamentale anche il coinvolgimento degli stakeholder e anche loro, che da tanti anni ci seguono, bisogna creare una sinergia comune” ha concluso Levoni.
La dimensione governance completa questo quadro, con maggiore trasparenza, strumenti di controllo pi solidi e codici etici condivisi lungo la filiera. Una visione orientata al lungo periodo, che conferma la volont di integrare la sostenibilit nel modello di business e di consolidare il ruolo dell’azienda come realt responsabile e generativa.

