11.9 C
Roma
martedì, Febbraio 11, 2025
Home GiornaleL’IA al servizio dell’uomo: Barone (TIM) invita all’ottimismo.

L’IA al servizio dell’uomo: Barone (TIM) invita all’ottimismo.

Un convegno presso l’Università di San Marino ha esplorato le sfide dell’intelligenza artificiale. Per l’ing. Barone “le nuove tecnologie possono automatizzare fino al 70% delle attività dei dipendenti, liberando tempo”.

Proprio una piccola repubblica, quella del Titano, trova motivo di interesse nell’affrontare le questioni poste dall’intelligenza artificiale (IA). Il convegno “Innovare responsabilmente – dialoghi sull’intelligenza artificiale e l’etica”, tenutosi giovedì 28 novembre all’Università di San Marino, ha rappresentato un’occasione per esplorare prospettive tecnologiche ed etiche in un mondo sempre più plasmato dall’automazione.

In apertura, Gianluigi Greco, docente dell’Università della Calabria e coordinatore del Comitato per l’aggiornamento della strategia nazionale italiana sull’IA, ha evidenziato l’urgenza di un approccio multidisciplinare. Secondo Greco, l’IA dovrebbe concentrarsi su ciò che l’uomo non può fare da solo, piuttosto che replicare abilità già acquisite. Ha ricordato che “oggi ci soffermiamo troppo su strumenti come ChatGPT”, invitando invece a indirizzare le risorse verso settori cruciali come la medicina, dove l’IA può superare i limiti delle capacità umane, ad esempio nelle analisi e nello sviluppo di farmaci.

Al centro del convegno, avendone promosso l’organizzazione, è stato in effetti il presidente di TIM San Marino, Nicola Barone. Ingegnere, manager di lungo corso della maggiore azienda di telecomunicazioni del Paese e Inviato straordinario della Repubblica del Titano, Barone ha posto l’accento sulle potenzialità della IA come enorme strumento per migliorare l’intima struttura del  lavoro. “Le nuove tecnologie – ha affermato – possono automatizzare fino al 70% delle attività dei dipendenti, liberando tempo per attività a maggior valore aggiunto”. Un’opportunità che, per Barone, richiede visione strategica e investimenti mirati. Su questo bisogna riflettere con atteggiamento positivo, senza nascondersi le difficoltà connesse ai processi di riorganizzazione.

Insieme a lui, Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di TIM, ha ribadito la missione aziendale di ridurre il digital divide e accelerare la digitalizzazione delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, sottolineando l’importanza di integrare competenze e tecnologie per trasformare i processi.

L’evento ha messo in luce anche le implicazioni educative. Giovanna Cosenza, direttrice del corso di laurea in Comunicazione e Digital Media dell’ateneo sammarinese, ha sottolineato l’importanza delle soft skills, come creatività, empatia e capacità decisionale, nel formare i professionisti del futuro. L’integrazione tra discipline umanistiche e competenze digitali è stata indicata come la chiave per costruire un percorso formativo adeguato ai nuovi scenari tecnologici.

Nel contesto di un dibattito che ha coinvolto anche i Capitani Reggenti, Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi, e il Segretario di Stato Luca Beccari, è emerso il bisogno di politiche globali condivise. “L’IA è una delle cinque macro sfide globali”, ha ricordato Beccari, “e nessun Paese può affrontarla da solo”.

A chiusura, il Rettore Corrado Petrocelli e il vescovo Domenico Benvenuti hanno richiamato l’attenzione sul ruolo centrale dell’uomo, con le sue complessità etiche e antropologiche. “Non possiamo ridurre l’uomo a un dato”, ha ammonito Benvenuti, mentre Petrocelli ha ribadito che l’umanizzazione della tecnica deve essere il principio guida per un’innovazione realmente responsabile.

L’incontro ha mostrato come San Marino, pur nelle sue dimensioni territorialmente ridotte, intenda contribuire a orientare la riflessione su un tema cruciale per il futuro globale.