Sono trenta i ministri del terzo governo formato dal premier Saad Hariri dopo ben otto mesi di stallo.
La prima riunione del nuovo gabinetto sarà oggi. Confermati agli Esteri il capo della diplomazia uscente, il cristiano maronita Gebran Bassil, e alla vicepresidenza del Consiglio Ghassan Hasbani, esponente greco-ortodosso delle Forze libanesi. Al ministero dell’Interno andrà Raya Haffar Hassan, ex ministro delle Finanze dal novembre 2009 al giugno 2011 e prima donna ministro del mondo arabo.
Il consigliere presidenziale Elias Bou Saab, ex titolare del dicastero dell’Istruzione dal febbraio 2014 al dicembre 2016, è stato invece nominato come ministro della Difesa. L’esponente del partito Al Mustaqbal (Futuro) Jamal Jarrah è stato scelto per l’incarico di ministro dell’Informazione. Importante il cambio al ministero dell’Energia che sarà guidato da una donna: Nada Boustani, già consulente dello medesimo dicastero, membro del Movimento patriottico libero (partito cristiano fondato dal presidente della Repubblica, Michel Aoun).
L’esponente del Partito socialista progressista, il druso Wael Abou Faour, sarà invece il nuovo ministro dell’Industria; da segnalare che quest’ultimo dicastero era guidato dal partito sciita Hezbollah nell’esecutivo precedente. Il “Partito di Dio” guidato dallo sceicco Hassan Nasrallah è rappresentato nel governo da tre ministri: Mahmoud Qomati, responsabile degli Affari del parlamento; Jamil Jabak, ministro della Sanità; Mohammad Fneich, titolare del dicastero dello Sport