Nella questione della Libia, la Francia si ritrova “in una posizione scomoda”. Lo scrive il quotidiano francese “Libération”, spiegando che oggi Parigi cerca di prendere le distanze dal generale Khalifa Haftar, comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale libico.
Ma chi è questo generale che Emmanuel Macron invitò al castello di Celle-Saint-Cloud presso Parigi nel 2017?
Il 75enne generale di Agedabia – dato per morto un anno fa quando era ricoverato a Parigi – ha alle spalle una vita da grande stratega militare, cresciuto al fianco del rais Gheddafi prima di essere da lui disconosciuto, e poi condannato a morte in contumacia.
Per anni è stato in esilio in Virginia, negli Stati Uniti, così vicino a Langley, quartier generale della Cia, da destare più di un sospetto di aver collaborato con gli americani nel tentativo di eliminare il dittatore libico.
Infatti torno in Libia proprio destituirlo.
Inoltre è stato alleato delle milizie islamiche prima di dichiarare loro guerra; a Palermo ha promesso di rispettare il ruolo di Tripoli e ora la sta invadendo.
Tuttavia, la Francia non ha mai disapprovato ufficialmente le azioni di Haftar.